Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Secondo me non è all'altezza del primo libro della serie, Bax è di un altro livello. Il problema della storia di Race è che è poco probabile che un ragazzo poco più che ventenne si metta a capo di una città per controllarla e addirittura per cercare di migliorarla o alla fine di non peggiorare le cose. E' un po' inverosimile. Per quanto riguarda la trama, la storia tra Race e Brysen ci può stare, mentre la sottotrama "gialla"(?) non regge proprio, dai, ci sono pochi personaggi e si arriva subito al nome del colpevole. I personaggi non mi hanno convinto appieno: nè Race nè Brysen sono così coinvolgenti, poche emozioni, pochi colpi di scena, poco tutto insomma. La Crownover non si smentisce poi sui nomi strani che dà ai propri personaggi, ma John, Jack e compagnia cantante che fine hanno fatto? Ora voglio Titus! Presto!
La storia è incredibile! Coinvolgente,emozionante e ironica nei punti giusti. La scrittrice non delude mai ma la copertina è poco originale. Comunque Jay Crownover è una delle migliori autrici della mia generazione!
L'incredibile penna della Crownover ci ha regalato un altro ragazzo ben lontano dall'essere perfetto, ben lontano dall'essere buono, mosso dai giusti ideali, ma che, per raggiungere il suo scopo, si avvale di mezzi tutt'altro che leciti. Il bad boy per eccellenza rimane Bax, ma Race ha decisamente imparato bene dall'amico. Potrete giustificare quello che fa? No. Capirete perché lo fa? Forse. Lo amerete comunque? Decisamente sì! L'autrice con questa serie ha detto basta ai finti cattivi ragazzi che di minaccioso hanno solo un corpo tatuato e lo sguardo magnetico. Nessuna vera redenzione, nessun cuore d'oro nascosto da arroganza e strafottenza, ma solo ragazzi che sanno cosa vogliono e sono pronti letteralmente a tutto per raggiungerlo. Questi uomini sono davvero pericolosi, ma sono anche la più grande protezione per le ragazze che, senza poterci fare niente, perdono la testa per loro. Nel libro precedente abbiamo visto quanto fosse brutta la situazione a The Point e, ora che il boss che la controllava non c'è più, Race vuole prendere il suo posto per non rischiare che finisca ancora una volte nelle mani sbagliate. Non che lui sia il buono della situazione, anzi, ma in questa storia è sempre più evidente che non c'è limite al peggio. Ci troviamo ancora una volta davanti a tanta azione, che viene intervallata da passione e romanticismo, ma dominante in questa lotta del (autocitandomi) male contro il vero male. La serie è tutto questo, è vero, ma il bello sta nel fatto che la Crownover sia riuscita a creare comunque due personaggi per certi aspetti simili, ma anche molto diversi. A differenza dell'amico, Race non è originario di The Point. Lui non si è ritrovato in questo quartiere povero e malfamato, ma lo ha cercato, lo ha voluto. Ha lasciato la monotonia di una vita agiata per diventare la mente e il compagno di fiducia di Bax e, ora che quest'ultimo ha trovato l'amore e una ragione per tenersi lontano dai guai (per quanto Shane Baxter possa tenersi lontano dai guai), lui è diventato IL cattivo ragazzo. Un'anima da duro, una mente geniale da criminale, ma un aspetto da country club. Brysen è invece una brava ragazza, una ragazza perbene. La vita tranquilla e spensierata è un ricordo lontano per lei che sa bene cosa vuol dire tirarsi su le maniche e faticare per costruirsi il proprio futuro. La sua famiglia è la testimonianza del fatto che The Hill non significa ricchezza, serenità e perfezione, ma che i due quartieri sono invece molto più legati di quanto possa sembrare. Brysen è ben consapevole di cosa succede a The Point, sa cosa combina Race, non è la ragazza giovane e innocente affascinata dal pericolo, ma comunque è spaventata all'idea di entrare a stretto contatto con quel mondo. Ma avvicinarsi a lui significa anche avvicinarsi a tutta la violenza che lo circonda. Paradossalmente però saranno proprio le sue losche conoscenze e i suoi modi "cattivi" a tenerla al sicuro, o almeno a provarci, perché non tutto il male ha casa a The Point. Bax mi era piaciuto molto, così come la sua storia con Dovie, ma Race nel suo essere un contrasto vivente mi ha totalmente conquistata. L'uomo che difende la propria città con gesti violenti e il ragazzo che protegge la propria donna con gesti dolci. Il criminale e lo strozzino, ma anche il fratello, l'amico e il fidanzato. Race è tutto questo e l'autrice è riuscita a far emergere tutte le sue sfumature.
Siamo finalmente arrivate al secondo capitolo di questa serie ambientata nello sporco e pericoloso The Point. Dopo aver conosciuto Bax e Dovie in Bad Love, non potevo lasciarmi scappare Race e Brysen. Race Hartman è il fratello maggiore di Dovie, per lei ha scarificato tutto e non se ne pente minimamente. È stata proprio Dovie a fargli conoscere il quartiere di The Point, lui è il classico bello e ricco del quartiere di The Hill. Ma è solo dopo aver conosciuto Bax, il suo migliore amico, che ha deciso di abbandonare la finta ricchezza e dedicarsi a The Point. Adesso, Race, è uno dei cattivi ragazzi, sexy da morire e con molti affari illegali che lo riguardano. Brysen è la migliore amica di Dovie, ha ventun anni e studia con fatica e dedizione all’università. La sua situazione famigliare è terribile, una madre troppo occupata con le bottiglie e pastiglie e un padre troppo occupato con il lavoro da non accorgersi di quello che accade in casa. Poi c’è Karsen, la sua piccola sorellina di cui si sta occupando con tutte le sue forze, a cui vuole dare un esempio da seguire dato che i loro genitori non lo sono. Quando Brysen ha conosciuto Race, non ha potuto fare a meno di notare quando avesse l’aspetto di un angelo… con le mani sporche di sangue. Race non è un bravo ragazzo, nemmeno cattivo, semplicemente cerca di essere quello che tiene al sicuro il quartiere senza dover perdere la sua anima. Brysen indossa la sua maschera di ragazza fredda e ostile quando entra in contatto con Race. Non giudicatela, deve pur trovare un modo per tenere a distanze quel ragazzo che urla pericolo da tutti i pori. Race non ha idea di cosa porti Brysen a comportarsi così, ma è certo del fatto che la cosa lo rende solo più attratto da lei. Race vuole scalfire quella regina di ghiaccio e scoprirla malleabile tra le sue mani. Brysen sa che cedendo alle avances di Race, mette il gioco anche il suo cuore. Ma a volte, non vale proprio la pena giocarsi tutto per amore? La situazione difficile presente a casa di Brysen, Race che ha preso il posto di Novak e deve cercare di ricostruire The Point, uno stalker che ha preso di mira Brysen… tutto questo è Big Love. Race gioca pericolosamente con la sua vita, con i soldi e con l’illegalità, ma nasconde un lato dolce e romantico che sfodera solo in presenza di Brysen. C’era qualcosa di speciale nel modo in cui, senza sforzo, indossava entrambe le sue pelli: quella del giovane di sangue blu incredibilmente bello e quella, che sfoggiava più di frequente, del re della strada spietato e pronto a tutto. Due nature diverse che mi rapivano allo stesso modo. Una storia che mi è piaciuta sin dall’inizio, Race e Brysen mi hanno conquistato. Race è un uomo pronto a tutto per amore, sa essere pericoloso come lo è The Point e tranquillo come The Hill. Brysen è un personaggio forte, rinuncia alla sua indipendenza, a tutto pur di garantire una vita il più normale possibile alla sorellina. Come anche per il precedente volume, la Crownover si è dimostrata bravissima nella stesura di questo volume. Sono affascinata da tutti i suoi personaggi ed è una delle scrittrici che più preferisco. Inoltre, mie ragazze, vedremo comparire Bax e Dovie insieme anche a Titus, protagonista del prossimo libro dal titolo Love forever. Tuttavia, ci sono due personaggi in particolare di cui voglio proprio scoprire la storia e capirete chi sono solo leggendo il libro. Un libro che contiene tutto ciò che ci deve essere in un romanzo, pericolo, attrazione, passione e amore. 4,5 stelle su 5 A presto, la vostra Alexia.