Descrizione
Si respira, in questo romanzo di Alessandro Canale dalla trama virtuosisticamente ingegnosa, l’aria allegra e morale, cinica e pietosa, della migliore commedia all’italiana. E ci si innamora di una folla di personaggi.
«Ma se i trasteverini fossero andati dal suo amico con tenaglie e sparachiodi, quanto avrebbe resistito quel poveretto prima di dire che l'autore di tutto era stato Duilio Sciobbica, con annessi indirizzo, numero di telefono e codice fiscale?»
Duilio Sciobbica detto Mortaretto («perche´ se pijo fo`co faccio i bo`tti» spiega lui), attrezzista saltuario a Cinecitta`, gestore con la moglie ex prostituta della trattoria Ventre de Vacca, ladro dalle mani d’oro a cui nessuna serratura resiste, e` un uomo assennato e prudente. Eppure, dodici anni fa ha realizzato un leggendario controsgobbo, anticipando – peraltro senza saperlo – una grossa rapina gia` programmata da altri; e se si e` salvato dalle vendette e` solo perche´ e` finito cinque anni in galera per tutt’altri motivi. Mai piu` vorrebbe riprovarci, ma di fronte al rischio che la sua nuova rispettabile vita di oste, marito e padre vada in fumo, ci riprova. Finendo per imbattersi in un Male molto piu` orribile di qualsiasi furto, e ritrovandosi imprevedibilmente – ma con gusto – nei panni del giustiziere. Si respira, in questo romanzo di Alessandro Canale dalla trama virtuosisticamente ingegnosa, l’aria allegra e morale, cinica e pietosa, della migliore commedia all’italiana. E ci si innamora di una folla di personaggi.