Basso. Esordì nel 1935 a Torino e grazie alla buona preparazione tecnica e alle doti sceniche poté affrontare un vasto repertorio, comprendente anche opere contemporanee (in particolare di Pizzetti, Malipiero, Nono, Berio, nonché la «prima» italiana del Naso di Sostakovic, 1964). Fu un notevole «buffo» (Leporello, Don Basilio, Don Pasquale, Dulcamara).