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Dettagli

2018
5 luglio 2018
231 p., Brossura
9788875219321

Descrizione

Il 23 luglio 1993 Raul Gardini viene trovato morto nella sua residenza di piazza Belgioioso, a Milano. Si è sparato un colpo in testa, o almeno così dicono, anche se l'ipotesi del suicidio urta contro un muro di incongruenze e di punti non chiariti. "Icarus" è una storia di fantasmi. Di un uomo che si ritrovò a capo di un colosso finanziario e da lì, con i suoi progetti visionari e le sue follie sportive, sfidò il mondo. Di una città, Ravenna, che per un breve periodo tornò agli splendori dell'impero bizantino. E di un ragazzo, Matteo, che nutriva da anni l'ossessione di scrivere un libro: su Gardini, sulla sua città, sulle macerie che, dopo ogni caduta o crollo, seppelliscono i vinti e i loro segreti. Senza appiattirsi nella mera inchiesta giornalistica, giocando tra biografìa e autobiografìa, cronaca e finzione, Cavezzali compone un mosaico emozionante dal quale mancherà sempre una tessera, come dalla verità. Restano soltanto le narrazioni della sventura e dell'infamia. Le case degli spettri, gli aerei schiantati, il cemento di Cosa Nostra, gli affari del secolo sfumati, l'utopia della benzina verde e della plastica biodegradabile, le salme rapite e i cadaveri nelle carceri, le valigette scomparse e le pistole cambiate di posto. E su tutto la vertigine del vento in poppa e la malinconia di un'ultima regata.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Ho letto, anzi ho praticamente divorato la lettura del libro di Cavezzali. La delusione di chi si aspettava pagine di rivelazioni dal tono sensazionale cercando di ravvisare nel testo il disvelamento di fatti inediti riguardo l’esistenza e l’epilogo della vita del protagonista, è a mio avviso compensata dalle intriganti ipotesi frutto della fantasia dello scrittore, basata su ricostruzioni che poggiano su un paradigma dal tracciato verosimile. Sarà utile sgombrare il campo da ogni dubbio: la piena verità su simili accadimenti non sarà mai raggiunta - come hanno dimostrato le inchieste sulle stragi e le tante morti eccellenti ma sospette.- Il racconto dell’elemento storico sociale caratterizzante dell’epoca attraverso le esperienze dell’autore, ci restituisce un quadro suggestivo della Ravenna del tempo sopratutto riguardo l’incontro fra i due grandi personaggi dell’agrochimica (Ferruzzi e Gardini) due figure che hanno attraversato l'oscuro mare della transizione fra due epoche: da una parte, quella fatta di rispetto e di affari suggellati con una genuina stretta di mano e dall'altra quella che si realizzava in alleanze politiche, joint-ventures, cinismo istituzionalizzato e nuove tecnologie. Sulla figura del protagonista mi è parso giusto mantenere l’equidistanza fra la condanna del manager-corsaro e la benevola agiografia del benefattore anche perché il giudizio in generale, non potrebbe risultare unanime. Una persona molto vicina a chi scrive mi confessò un giorno che il magnate intendeva assumerlo a lavorare per lui. Rifiutò poiché disse, non avrebbe sopportato di condividere un percorso con un accentratore: un aneddoto significativo a valere come critica all’uomo d’affari la cui valutazione del profilo dell’uomo Gardini, rimanda invece agli episodi dell’infanzia che palesano i contorni di un uomo in rivolta, ribelle ad una determinata autorità. Un testo che mi ha arricchito di spunti diversi e che ogni tanto mi è utile consultare.