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Dettagli

2018
13 marzo 2018
290 p., Brossura
9788806236526

Descrizione

Una vita perfetta, rovinata da una sola, sconsiderata buona azione.

«Niven con la sua solita ironia e il sarcasmo acido e critico critica ferocemente la società contemporanea e gli abitanti di questo mondo.» - Claudio Marinaccio, Mucchio

" – Mi dispiace, – disse Alan. Quando gli uscirono di bocca quelle parole, si rese conto che lo pensava davvero. In gioventú, gli aveva augurato diverse volte di fare una brutta fine. Gli aveva invidiato l'aspetto, il talento, le doti musicali, il successo con le ragazze, la sicurezza, la popolarità. Il giovane Alan Grainger avrebbe tanto voluto essere Craig Carmichael. Ma adesso, lí seduti, mentre entrambi si avvicinavano ai cinquant'anni e tiravano le somme, era molto, molto felice di essere Alan Grainger."

Alan è un celebre critico gastronomico. È felicemente sposato, ha tre figli e una grande casa a pochi minuti dal centro di Londra. Quando all'uscita della metropolitana rivede quello che in gioventú era il suo «migliore amico», sulle prime non crede ai propri occhi. Craig, il Craig che sembrava destinato a diventare una rockstar di fama internazionale, è invece ridotto a chiedere l'elemosina ai passanti. Alan non deve pensarci su piú di tanto, giusto il tempo di una birra. Lo aiuterà. Lo ospiterà a casa sua fino a quando Craig non si sarà rimesso in carreggiata. Lo fa perché è generoso? Oh, certo. Perché i vecchi amici vanno aiutati? Sicuro, come no. Ma diciamocelo, sostenere Craig gli dà un piacere sottile e feroce: lui ce l'ha fatta, Craig no. Alan sconterà il bene che sta facendo, non c'è dubbio. Perché non c'è nulla di piú odioso del successo degli altri. E nulla ci dà piú gioia del vederli crollare.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

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Recensioni: 5/5

La trama sembra essere un passo biblico, visto il tema e la premessa, ma le considerazioni finali sono meno scontate di quanto si possa pensare. Lo stile è quello del Niven di "A volte ritorno", pieno ma non lezioso, crudo ma non sgradevole, coinvolgente e trascinante, i suoi vortici hanno sempre una repentina discesa ed uno scatto finale o di redenzione o, come in questo caso, di liberazione. Sul finale la tensione si scioglie e proprio in quel momento si fa strada il dubbio su chi sia davvero il "cattivo", facendoci ripensare a quelle che a volte sono le nostre considerazioni in ambito morale, in relazione al mondo "perfetto" che proviamo a costruire intorno a noi, spesso più gabbia di protezione che vero credo.

Recensioni: 5/5

Un altro libro letteralmente divorato, letto in due giorni in maniera quasi febbrile. Niven si conferma un autore di assoluto genio, capace di una scrittura divertente, arguta, appassionante, ricca di verità seppellite sotto una coltre di humor inglese. Il tema del libro è il rapporto tra due amici e il rispettivo successo nella vita, attraverso una storia di aiuto, redenzione e discesa agli inferi. C'è amarezza, di fondo, c'è consapevolezza di come i privilegi di classe facciano la differenza e c'è soprattutto ottima scrittura. Niven è davvero il narratore inglese più interessante della sua generazione, degno erede di Coe e di Hornby. Freschissimo, divertente...ne vale la pena!