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2018
3 maggio 2018
272 p., Brossura
9788875219239

Descrizione

Dopo la pubblicazione di "Revolutionary Road", il primo romanzo di Richard Yates, il critico americano Alfred Kazin scrisse: «Questo romanzo riassume la nostra epoca con più spietatezza di ogni altro, ma anche con più pietà». Le undici storie qui raccolte, pubblicate per la prima volta nel 1962, presentano un altro momento della stessa ricerca e contengono forse quanto di più definitivo Yates abbia mai scritto: in ogni racconto non si potrebbe dire di più con meno parole, perché si intuisce sempre che è accaduto molto più di quanto è detto. La lezione di Hemingway - l'essenzialità della scrittura - è qui portata alle sue estreme conseguenze grazie alla capacità di far scaturire il significato di un'esistenza da un semplice fatto illuminante. I personaggi di Yates (impiegati mitomani, ragazzi disadattati, reduci senza gloria, coppie sprofondate nel mutismo postmatrimoniale) possono sembrare tratti da un libro di sociologia; ma un dialogo esatto, un ritmo infallibile, l'attenzione discreta ai particolari li rendono assolutamente unici, inconfondibili e per ciò stesso universali.

Valutazioni e recensioni

4,8/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Undici solitudini sono undici racconti in cui il tema comune non è tanto la solitudine nell'accezione che generalmente si dà al termine quanto di mancato incontro con l'altro. In questi racconti i protagonisti si avvicinano, si sfiorano ma poi ognuno procede sul suo binario come treni destinati solo a sfiorarsi. Più che solitudine il tema è la difficoltà a farsi capire o a capire un altra persona o se stesso. Sono racconti in cui il protagonista si allontana o delude l'altro. I temi sono molto diversi: dalla coppia che sta per sposarsi, all'uomo-padre di famiglia che perde il lavoro e decide di non dire nulla alla moglie, al taxista che ingaggia lo scrittore pagandogli 5 dollari ogni racconto. Quest'ultima strana storia sembra autobiografica nella sua singolarità. Non sono storie particolarmente tristi o drammatiche come promette il titolo. Sono più particolari che drammatiche. Secondo me Yates è uno scrittore che rende meglio nei romanzi anche se i racconti sono sicuramente belli. Ha bisogno di tempo e di pagine per farsi capire dal lettore con quella sua strana sensibilità, con quel suo strano modo di vedere le cose.

Recensioni: 5/5

Undici solitudini è una delle più importanti raccolte di short stories del Novecento, considerato dal NY Times come lo speculare americano di Gente di Dublino di Joyce, e secondo Kurt Vonnegut la miglior raccolta di racconti pubblicata da un autore americano. Yates ritrae nei suoi undici scorci un'epoca e, al contempo, la condizione universale dell'essere umano: «Gli esseri umani sono irreparabilmente soli, e lì c'è la loro tragedia». I personaggi di Yates sono estremamente normali, e per questo estremamente vicini, colti in un momento particolare della loro vita, in cui la solitudine imperversa provocandone le conseguenze più disparate. Il motivo per cui ho amato profondamente questo autore è lo stesso che allontana molti: ha una voce spietata, onesta, realistica. Ancora una volta mi sono perso nella letteratura americana, aggiungendo un nuovo idolo alla lunga sfilza.

Recensioni: 5/5

Ho conosciuto Richard Yates dopo aver letto il romanzo Revolutionary Road. Volendo leggere qualche altro libro da lui scritto e - essendo da sempre un estimatore dei racconti di Bukowski , Cheever e Carver - sono subito stato incuriosito dalla sua raccolta di racconti Undici solitudini edita dalla Minimum Fax. Non ho esitato un attimo a gettarmi nella lettura. Devo ammettere che le aspettative non mi hanno deluso e sono stato catturato dalle storie da lui narrate. Scritti durante gli anni Cinquanta e pubblicati nel 1962 - soltanto dopo il successo riscosso dall'autore con il romanzo Revolutionary Road - i racconti di Yates narrano la vita quotidiana, le persone comuni, le solitudini e le disillusioni, la malinconia e l’amarezza. Per chi ama i racconti questo è di sicuro un libro da consigliare e leggere. Undici solitudini. Undici storie. Undici racconti memorabili di uno scrittore magistrale.

Recensioni: 5/5

Il libro si compone di undici racconti, undici solitudini. I racconti sono costruiti in modo perfetto, con metrica infallibile. Uno spaccato di vita quotidiana stupenda e dolorosissima; Non prendetevela se, letto il libro, vi sentirete meno sicuri di voi stessi e della vostra vita. Provate a pensare, se vi riesce, che in fondo è solo un libro. E' un libro da leggere, come lo sono molti dello stesso scrittore.