Descrizione
Nel suo nuovo libro, Peter Sloterdijk, per la prima volta, trae tutte le conclusioni dalla frase “Dio è morto”
«Il filosofo considera irrilevante la fede perché guarda al luteranesimo tedesco. La vitalità di altre Chiese evangeliche nei Paesi poveri dimostra tuttavia che il richiamo religioso resta potente.» – La Lettura
Nella trilogia Sfere, Peter Sloterdijk assegna alla divinità il ruolo che oggi svolgono le compagnie di assicurazione. Nella sua visione, questo assunto, comune a tutte le religioni, scatena paradossi che hanno avuto conseguenze devastanti dal Medioevo a oggi: il fondamentalismo che si è imposto a partire dalla svolta del secolo è la peggiore ripercussione. Ma quale di questi sviluppi è legato alla frase “Dio è morto”, divenuta virale alla fine del XIX secolo? Forse il vagheggiamento di una capacità simil divina attribuita all’intelligenza artificiale? Nel suo nuovo libro, Peter Sloterdijk, per la prima volta, trae tutte le conclusioni dalla frase “Dio è morto”. Questo mette in gioco i campi della teologia e della filosofia contemporanea, la politica omicida del presente, l’impatto degli sviluppi culturali e dei progressi scientifici e tecnici.