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Dettagli

2017
13 aprile 2017
XVII-310 p., ill. , Brossura
9788860309068

Descrizione

Amiamo le api soprattutto perché producono il miele. Ma sono anche fra gli animali più importanti e più intelligenti del pianeta. Senza la loro attività di impollinatrici, in tutto il mondo ci sarebbero problemi per le risorse alimentari. Sono però in grado di fare di più: il loro minuscolo cervello pensa, pianifica, fa di conto e forse sogna. Le api possiedono, sorprendentemente, molte delle nostre capacità mentali. Come percepiscono i profumi e vedono i colori, come si forma la loro memoria, come apprendono regole e modelli, addirittura come riconoscono i volti, da dove derivano le loro conoscenze, che cosa sanno e come vengono prese le decisioni in quel superorganismo che è una popolazione di api: sono i grandi temi di questo particolarissimo libro. Randolf Menzel e Matthias Eckoldt parlano anche della moria delle api e del ruolo che questi insetti possono avere nel creare un sistema di allerta precoce contro gli effetti nocivi delle nostre tecnologie.

Valutazioni e recensioni

3/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Questo saggio poteva diventare un classico della divulgazione nel campo dell'etologia se non delle neuroscienze. Purtroppo, proprio quando si va sul dunque, la qualità dell'esposizione tende un po' ad appannarsi, ovvero, perde quella chiarezza che nelle restanti parti del libro lo rende estremamente avvincente e rivoluzionario. Un approccio superficiale agli insetti sociali, infatti, ha creato il mito di un supeorganismo dove le singole parti sono nulla più di semplici automi. In realtà, il libro dimostra che questi preziosi insetti possiedono una complessa individualità che può essere indagata compiutamente solo affiancando all'etologia gli strumenti delle neuroscienze. Di tutt'altro tenore, invece, è la chiarezza espositiva profusa nel meticoloso elenco delle nefandezze della società umana. Il maggior numero di queste riguardano sorprendentemente il mondo accademico sia tedesco che anglosassone. Alla luce degli innumerevoli sotterfugi, trucchetti e paradigmi antiscientifici via via elencati sembra che l'autore più che togliersi qualche sassolino dalla scarpa, volesse scaricarci sopra un bel camion di ghiaia. A seguire, non manca nell'ultimo capitolo una puntuale critica all'industria tedesca dei fitofarmaci che, volente o nolente, sta contribuendo all'estinzione delle api con la complicità delle strutture 'indipendenti' che dovrebbero effettuare i controlli.