Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Onore al merito perché si tratta di un romanzo al femminile vivo, raffinato, acuto, moderno. Lo spunto, l´inizio potrebbero apparire addirittura banali: Marie, la vivida protagonista, ama il marito ma durante una vacanza marinara si invaghisce "allo primo sguardo" (ricambiata) di un ragazzo, uno studente di una decina d´anni più giovane di lei. Ma più che Flaubert e la condanna dell´impossibile sogno romantico prigioniero della routine matrimoniale, qui possono Proust, la poetica del ricordo ma soprattutto una visione orgogliosa e direi positivamente femminista della figura della donna. La Bourdouxhe gioca coi tempi verbali, affidandosi al passato remoto e all´imperfetto nelle scene dove Marie si accompagna al marito e passando a un più urgente presente quando la stessa è insieme all´amante, pennella come detto paesaggi urbani o preferibilmente squarci quasi espressionisti durante i numerosi viaggi in treno, entra con grande raffinatezza nella psicologia di una donna come detto consapevolmente moderna ma senza rendere la protagonista egoista o sgradevole o troppo prepotente nel rapporto con la trama e con gli altri personaggi. Davvero un miracolo di equilibrio, attenta concezione e scrittura ispiratissima. Una romanzo tipicamente Adelphi, in effetti (in senso positivo) e una bella sorpresa.
Cosa succede quando un marito considera per scontata la propria moglie e il suo amore? Cosa accade nell’animo di una donna quando si rende conto di questo? Marie é una donna molto innamorata del marito e fedele, fino a quando durante una vacanza non incontra un giovane ragazzo con il quale comincia ad avere una relazione clandestina. Marie comincia a sentirsi desiderata, bella e a riassaporare la propria libertà grazie a questo nuovo rapporto e “amore”. È un libro che si legge tutto d’un fiato, ma al quale bisogna porre la giusta attenzione per lo stile di scrittura dell’autrice e la capacità di raccontare una tematica tanto attuale quanto dolorosa. Un libro da leggere assolutamente.
Si può aspettare se stessi? La risposta è sì. Marie capisce di aspettare Marie, cioè se stessa, quando durante una vacanza l’incontro con un ragazzo molto più giovane di lei apre una crepa della sua quotidianità fatta di solide certezze ma anche di noia. La nostra protagonista vinta dall’ amore per il marito si è quasi annullata fino a prima di quel fatidico incontro, fino a scolorirsi e perdersi. Capirà, attraverso un percorso personale, che è necessario riappropriarsi di se stessa.
Non aspettatevi una storia sconvolgente e piena di avvenimenti. Questa è solo la storia di Marie, che all'improvviso si lascia andare. Si lascia andare ad un'avventura con uno sconosciuto, a lunghe passeggiate senza meta, a scatti di insofferenza. Niente di strano se non fosse che Marie è conosciuta per essere una persona pacata e sempre uguale, innamorata di suo marito. Niente di spettacolare, quindi, ma mi serviva una lettura leggera e questa ha fatto il suo dovere.