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Ulisse è tortuoso, inganna, la sua mente è colorata, è variegata: "è scintillante e cangiante, piena di incanti e di seduzioni, misteriosa, intricata...". Nessuno più di Ulisse ama la famiglia, la casa, Itaca, per loro rinuncia all'immortalità che Calipso gli offre purché resti nell'isola di Ogigia, ai confini dell'Oceano. "Nell'Odissea nasce la religione della casa, che ha dominato per più di venticinque se-coli l'Occidente, imbevendo completamente di sé il romanzo dell'Ottocento, fino e oltre 'Guerra e pace' e 'Anna Karenina' " . Ulisse vuole essere soltanto un uomo: ama le cose mortali. Come Ermes è "avido: ama il denaro, i tesori che ha raccolto tra i Feaci, che Alcinoo e Arete hanno riposto in uno scrigno, di cui, Ulisse, chiude il coperchio con un nodo insegnatoli da Circe...Anche questa avidità fa parte del suo amore per la casa (l'oikos) e la patria". Con Ulisse finisce il mondo eroico dell'Iliade: "L'antico ascoltatore dell'Odissea sentiva Ulisse molto vicino, a differenza di Achille che era irrime-diabilmente remoto. Ulisse era come lui, aveva una casa, dei beni...Ormai gli dei erano lontani: non c'erano più guerre eroiche, i mondi utopici erano stati distrutti. Non restava altro che custodire la ca-sa, le greggi, la dispensa piena d'oro e il vino dolcissimo".
Ulisse è tortuoso, inganna, la sua mente è colorata, è variegata: "è scintillante e cangiante, piena di incanti e di seduzioni, misteriosa, intricata...". Nessuno più di Ulisse ama la famiglia, la casa, Itaca, per loro rinuncia all'immortalità che Calipso gli offre purché resti nell'isola di Ogigia, ai confini dell'Oceano. "Nell'Odissea nasce la religione della casa, che ha dominato per più di venticinque secoli l'Occidente, imbevendo completamente di sé il romanzo dell'Ottocento, fino e oltre 'Guerra e pace' e 'Anna Karenina' ". Ulisse vuole essere soltanto un uomo: ama le cose mortali. Come Ermes è "avido: ama il denaro, i tesori che ha raccolto tra i Feaci, che Alcinoo e Arete hanno riposto in uno scrigno, di cui, Ulisse, ha chiuso il coperchio con un nodo insegnatoli da Circe...Anche questa avidità fa parte del suo amore per la casa (l'oikos) e la patria". Con Ulisse finisce il mondo eroico dell'Iliade: "L'antico ascoltatore dell'Odissea sentiva Ulisse molto vicino, a differenza di Achille che era irrimediabilmente remoto. Ulisse era come lui, aveva una casa, dei beni...Ormai gli dei erano lontani: non c'erano più guerre eroiche, i mondi utopici erano stati distrutti. Non restava altro che custodire la casa, le greggi, la dispensa piena d'oro e il vino dolcissimo".
Libro incantevole, che mi ha fatto riscoprire la bellezza e la magia dell'Odissea. Da consigliare soprattutto a chi non l'ha mai letta dall'inizio alla fine
bel libro...