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2018
20 novembre 2018
290 p., ill. , Brossura
9788845932724

Descrizione

Un intrico di storie e di scoperte sui personaggi del tennis.

«Dopo una pausa di indecisione, si era avvicinato alla tribuna, aveva fissato negli occhi lo spettatore e, con un'aria tra il sofferto e l'oltraggiato che nessun altro avrebbe retto per più di tre secondi, gli aveva detto una cosa, in realtà, serissima: "Ah non, monsieur, je vous en prie. Je vouns en prie". Altra pausa e addirittura un accenno di inchino: "Je fais du théâtre"»

Prima che il ragazzone in copertina, Jack Kramer, lo chiudesse per sempre nella confortevole camicia di forza del professionismo, il tennis era un mondo libero e per molti versi alieno, dove ognuno sembrava dare, del gioco, un'interpretazione quantomeno personale: Torben Ulrich tentava di cogliere, in stadi e palazzetti, il suono perfetto della palla sulle corde; « Teach » Tennant, che aveva insegnato a Carole Lombard e Joan Crawford, cercava di trasformare le sue giocatrici in « statue di tennis »; e Art Larsen - oh, Art seguiva sempre e solo i consigli del suo coach immaginario, l'aquila reale appollaiata, durante i match, sulla sua spalla. Quel mondo rivive in questi racconti, che sono lunghe didascalie di altrettante foto d'agenzia degli anni Cinquanta, trovate per caso nella valigia di un collezionista. Con varie sorprese, e almeno una scoperta: dietro a volti e nomi ormai esotici - Gottfried von Cramm, Beppe Merlo, Pancho Gonzales - si nasconde infatti qualcosa di cui il tennis arcaico era intessuto, mentre quello survoltato di oggi sembra averne smarrito anche solo il profumo: un meraviglioso intrico di storie.

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

viaggio straordinario nel tennis dell'epoca che precede il periodo open; l'autore finge di raccontare le brevi vicende - 20 una per ognuna delle foto che apre il capitolo - dei protagonisti che ha selezionato, ma in realtà racconta sempre la stessa storia, la sua ossessione per il tennis, specchiata e riverberata nelle ossessioni dei campioni che tratteggia. Un libro di rara delicatezza per lo stile e di ruvida umanità per il modo in cui mette a nudo le anime dei tennisti "eminenti" selezionati. Da leggere di corsa e da rileggere assaporandolo a sprazzi.