Moonraler è probabilmente il libro di James Bond meglio riuscito di Fleming. Ambientato in Inghilterra, l'agente 007 questa volta dovrà confrontarsi con un pericoloso scienziato pazzo che non vuole altro che la distruzione dell'Inghilterra e del mondo occidentale. Accompagnato come al solito dalla "bondgirl" del momento, James Bond non avrà vita facile contro le astuzie di Hugo Drax. Per quanto apprezzi in generale le storie di James Bond, purtroppo anche in questo libro appare evidente il razzismo e il maschilismo dell'epoca, che a tratti può essere decisamente fastidioso. Se si riesce a soprassedere tuttavia questo libro è davvero avvincente.
007 Moonraker
Per la seconda parte di questo romanzo, in cui Bond tenta di scongiurare l'attacco atomico che il satanico Hugo Dax ha pianificato contro Londra, Fleming aveva fatto ricerche molto accurate, sfruttando la consulenza sia dell'ente spaziale britannico sia del futuro autore di "2001: Odissea nello spazio" Arthur C. Clarke. Per la lunghissima e tormentosa partita a bridge contro Hugo Dax, naturalmente - che lo apre, invece, così come per i molti e preziosi dettagli sulla vita notturna londinese, e per la fisionomia della terza Bond Girl della serie, la temibile Gala Brand, aveva attinto a quella che comunemente si chiama "esperienza personale". Quanto alla routine quotidiana - il libro si intitolava, in origine, I lunedì sono un incubo- e allo stile di vita di Bond a Londra, qui svelati per la prima volta, erano, con pochi ritocchi, gli stessi del suo autore. Il risultato è la storia più complessa e autentica di Fleming, che sulla sua copia personale di Moonraker aveva scritto una riga da considerare, come sempre, la miglior guida possibile alla lettura: "Ispirato al copione di un film cui ho pensato per molto tempo e alla strada di Dover, su cui ho guidato per anni quando abitavo a St. Margaret's Bay".
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MICHELE LADIANA 10 marzo 2017
Terzo romanzo della serie Bond, il primo ambientato da Fleming interamente in Inghilterra, abbandonando quell’esotismo che è poi diventato marchio di fabbrica sia dei film che dei racconti, Moonraker è certamente uno dei suoi romanzi meglio riusciti e più accattivanti. Il personaggio James Bond, colto inizialmente nella sua più normale quotidianità, viene per la prima volta tratteggiato minuziosamente e quasi intimamente: una descrizione che affiora in mille particolari, che ce lo rende più umano e interessante, e che finisce per dirci molto anche del suo autore, di cui Bond é inevitabile alter ego. L’ambientazione Britannica giova, inoltre, al tono generale del romanzo, laddove Fleming sembra quasi incrociare i temi tipici della spy story con quelli classici del giallo all’inglese, e dove si lascia andare più volentieri del solito ad un gusto del racconto che certamente ha molto di patriottico. Tutti gli altri elementi classici non ne vengono però ridimensionati: tutt’altro, come può notarsi nella figura di Hugo Drax, uno dei più indimenticabili cattivi della sua produzione, o in quella di Gala Brand, una delle bond girl certamente più affascinanti. Un romanzo coinvolgente e “gustoso”, da assaporare fino all’ultima pagina!