7+1 errori nel comunicato stampa politico. Guida molto pratica e un poco ironica per scansare brutte figure epocali e trovare la bussola della tua comunicazione

Il comunicato stampa è alla base della strategia informativa di chi vuole fare politica. Anche in questi anni dominati dalla banalizzazione del web, dal "rumore di fondo" digitale, dalla cattiveria sui social. Quindi, se vuoi migliorare la tua comunicazione, devi scrivere dei testi efficaci e imparare a scansare gli sbagli più comuni e fastidiosi. Quelli che si possono evitare, che «è solo colpa della fretta», che «non li faccio mai, è roba da novellini». Un solo errore, commesso nel momento giusto e sul media sbagliato, può mettere a repentaglio una carriera in ascesa, o stroncare anni di impegno e militanza. Lo sai meglio di me che i tuoi colleghi non aspettano altro. E più sono vicini di partito, di giunta, di idee, meno ti verranno a soccorrere, ansimante e ferito, laggiù nel fossato. Basta un collaboratore distratto, un quarto d'ora di troppo, una disattenzione ricorrente per sprecare buoni ragionamenti e ottime iniziative. Il più grande pericolo è quello di vanificare il tuo impegno e non riuscire a tradurre, nelle lingue dei vari mass media, i frutti delle tue capacità. Così sparirai, invisibile e frustrato, tra le migliaia di informazioni quotidiane del tuo settore. Nell'impostazione e nei temi che tratta (i 7+1 errori del titolo, ma anche brand e posizionamento), questa guida è pensata essenzialmente come una cassetta degli attrezzi, un agile aiuto nella tua opera di comunicazione quotidiana. In politica, ma non solo.