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Descrizione


Adua, Lolita, Milly e Marilina sono quattro prostitute che dopo la chiusura delle case di appuntamento stabilita dalla legge Merlin, sono costrette a rifarsi una vita. Decidono di aprire una trattoria con l'aiuto del losco Ercoli che, dopo un primo periodo di lavoro irreprensibile, vuole convincere le donne a ricominciare con la vecchia professione. Il rifiuto di piegarsi alle pretese di Ercoli segnerà drammaticamente il loro destino.
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Dettagli

1960
DVD
8057092331880

Informazioni aggiuntive

Mustang Entertainment, 2013
Mustang
106 min
Italiano (Dolby Digital 1.0 - mono)
1,66:1
cortometraggio: "Girandola", regia di Antonio Pietrangeli , episodio di "Amori di mezzo secolo"

Valutazioni e recensioni

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gianni aiello
Recensioni: 5/5

bel film con eccellenti interpreti femminili dove anche la svampita Sandra Milo recita in un ruolo significativo, da consigliare a tutti i maschi perchè possano capire come il ruolo della donna dopo anni è ancora agli stessi livelli per colpa di pregiudizi che andrebbero finalmente rimossi per dare a loro il giusto posto che meritano anche nei casi in cui hanno bisogno di riabilitarsi, cameo per i fans di Domenico Modugno che canta una mezza canzone

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V.M.
Recensioni: 5/5

Film stupendo e amaro, dove solitudine e squallore non impediscono l'amore per la vita e la delicatezza dei sentimenti più veri. Attori tutti bravissimi (specialmente le donne), Mastroianni qui tanto bravo quanto nauseante nel ruolo del ciarlatano senza arte nè parte. Davvero consigliato.

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Conosci l'autore

Simone Signoret

1921, Wiesbaden

"Nome d'arte di S. Kaminker, attrice francese di origine tedesca. Entra nel cinema giovanissima, partecipando a numerosi film in ruoli secondari. Si impone nel 1947 con Dédée d'Anvers di Y. Allégret che inaugura una cospicua serie di caratterizzazioni di personaggi femminili dal fascino forte e torbido, incarnazioni perfette di certi modelli di donna canonizzati dalla letteratura naturalista francese (La ronde, 1950, di M. Ophüls; Casco d'oro, 1952, di J. Becker; Teresa Raquin, 1953, di M. Carné; I diabolici, 1954, di H.-G. Clouzot; La selva dei dannati, 1956, di L. Buñuel). La strada dei quartieri alti (1958) di J. Clayton, realizzato in Inghilterra, le procura un Oscar e una vasta fama internazionale, confermata dai film successivi (Adua e le compagne, 1960, di A. Pietrangeli; Vagone letto...

Sandra Milo

1933, Tunisi

"Nome d'arte di Elena Salvatrice Greco, attrice italiana. Il suo incontro con il cinema si deve al produttore M. Ergas (poi suo marito) che la fa esordire ventitreenne in Lo scapolo (1955) di A. Pietrangeli, dove interpreta la dolce ma risoluta Gabriella, hostess che cerca di convincere alle nozze un anguillesco A. Sordi. La sua bellezza opulenta e maliziosa, quasi una pin-up in carne e ossa, rischia di ingabbiarla in ruoli solo decorativi (Mio figlio Nerone, 1956, Steno), ma fin da subito si costruisce una prestigiosa carriera parallela nel cinema francese, con registi del calibro di J. Becker (Le avventure di Arsenio Lupin, 1957) e C. Autant-Lara (La giumenta verde, 1959). A valorizzare le sue doti d’attrice è però il miglior cinema italiano anni ’60: in particolare, A. Pietrangeli ne indovina...

Emmanuelle Riva

1927, Chenimenil

Nome d'arte di Paulette Germaine R., attrice francese. Dopo aver lavorato come costumista, debutta in teatro a Parigi nel 1954 nello spettacolo Uomo e Superuomo di G.B. Shaw. L’esordio nel cinema avviene in Le grandi famiglie (1958) di D. de La Patellière, nel quale recita una breve parte, ma è con Hiroshima mon amour (1959) di A. Resnais, tratto da un testo di M. Duras, che si rivela al pubblico internazionale. L’anno successivo interpreta dapprima Teresa nel discusso Kapò di G. Pontecorvo, poi Marilina in Adua e le compagne di A. Pietrangeli, mentre nel 1961 è in Léon Morin, prete - La carne e l’anima di J.-P. Melville. Il delitto di Thérèse Desqueyroux (1962) di G. Franju le permette di vincere la Coppa Volpi a Venezia nel 1962. Parallelamente a quella cinematografica, prosegue la carriera...

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