Agrippina

Si tratta della prima opera di Händel pervenuta integra, un punto di partenza per il giovane compositore che, dopo il successo di questo lavoro al San Cassiano, sarà definito il «caro sassone». Su libretto di Vincenzo Grimani, cardinale con incarichi diplomatici, la vicenda si svolge nell’antica Roma ma l’intento satirico si rivolge alla curia romana a lui contemporanea: ambizioni, intrighi, astuzie di un’Agrippina che persegue i propri scopi, si placano in un lieto fine che risolve il complotto in una sorta di contro-moralità, unendo l’attualità politica alla pertinenza drammaturgica. Arie e ariette, alcune solo con basso continuo, si susseguono piacevolmente, non essendo ancora divenuta regola l’aria col da capo, in un florilegio del miglior Händel italiano, che in parte recupera e riordina materiale precedente. Dopo il Giulio Cesare e il Rinaldo, René Jacobs, alla guida di un cast di prima scelta, ha ricostruito e lavorato sul materiale dell’opera nella sua versione iniziale. Confezione lussuosa con un esaustivo libretto di oltre 250 pagine.

Forte dell'esperienza maturata come cantante, René Jacobs si è affermato come uno degli interpreti più interessanti del repertorio preromantico, un fatto che trova conferma nelle sue molte incisioni premiate con prestigiosi riconoscimenti internazionali.