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In una cascina vicino a Bergamo alla fine del secolo scorso, cinque famiglie di contadini vivono, lavorano, amano, soffrono
Tra l'autunno 1897 e l'estate 1898, quattro famiglie vivono in una cascina della Bassa Bergamasca. Tra i componenti di questa comunità esiste un profondo legame spirituale e culturale che li porta a vivere insieme cose belle e cose tragiche, avvenimenti ordinari e avvenimenti straordinari.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Gran film, da tenere sempre nella mia cineteca
Ambientato alla fine dell’Ottocento, «L’albero degli zoccoli» racconta un anno nella vita di una comunità di contadini della Bassa bergamasca. Ermanno Olmi narra la quotidianità di un mondo e di un’epoca lontanissimi con rigore esemplare, fondendo documentario e finzione: le fatiche, i dolori, la miseria, le violenze subite, gli amori, la rassegnazione dei contadini e i loro rapporti con il padrone sono descritti in modo totalmente asciutto, senza la benché minima concessione alla retorica, restituendo tutta l’autentica e spietata “normalità” delle situazioni reali. In ogni singola scena di questo potente affresco il cattolico Olmi, con umiltà e una sensibilità religiosa mai superficiale, riesce a rievocare tutta la sacralità di una civiltà contadina ormai scomparsa; non a caso, la pellicola è scandita dal passare delle stagioni, che regolavano inesorabilmente la vita nelle campagne. La poesia che permea il film, girato in dialetto bergamasco, è legata anche alla straordinaria naturalezza della recitazione degli attori, tutti non professionisti. «L’albero degli zoccoli» ha ricevuto la Palma d’oro per il miglior film al Festival di Cannes del 1978.
L'ho visto all'epoca delle scuole elementari e poi da adulta. L'ho sempre trovato noioso, inutilmente lungo. Olmi ha fatto film migliori.
Recensioni
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Ermanno Olmi ritrova fiato ed estro poetico mettendo in immagini le storie contadine dei suoi nonni
Trama
In una cascina vicino a Bergamo alla fine del secolo scorso, cinque famiglie di contadini vivono, lavorano, amano, soffrono. Una ragazza sposa uno dei giovani. Il loro viaggio di nozze a Milano è movimentato dalle repressioni, da parte delle truppe di Bava Beccaris, delle manifestazioni popolari. L'albero del titolo è quello che uno dei contadini taglia per fare gli zoccoli per il figlio. Il padrone viene a saperlo e scaccia la famiglia.
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