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Anno edizione: 1988
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Il libriccino è molto piccolo e maneggevole. A renderlo divertente anche l'intento di supportare tramite ragionamenti per così dire "matematici" le ironiche teorie esposte. Troviamo anche alcune "dimostrazioni" che fanno riferimento ad una presunta "costante afrodisiaca del pepe" o un framework a quattro quadranti dove collocare le varie tipologie di persone, in particolare gli stupidi, ovvero coloro che danneggiano gli altri senza ottenere alcun vantaggio, una definizione perfetta!
Carlo Cipolla lascia i panni da serioso studioso di storia dell'economia, per regalarci i due strepitosi e divertenti saggi raccolti nel volume. Il primo tratta parodisticamente il ruolo delle spezie nell'economia medievale, il secondo è probabilmente il più importante trattato sulla stupidità umana. “Le leggi fondamentali della stupidità umana” non è soltanto un colto divertissement ma ci argomenta con il sorriso come gli stupidi siano un gruppo sociale e come tale siano una forza storica, ne enuncia le caratteristiche. Il lettore non potrà evitare di chiedersi a quale categoria appartenga: gli sprovveduti, gli intelligenti, i banditi e gli stupidi.
Il libro è stato scritto, per ammissione stessa dell'autore, utilizzando ironia ed umorismo come principali elementi ispiratori ed il testo è il collage di due saggi (originariamente scritti in inglese nel 1973 e nel 1976) che trattano due argomenti molto diversi tra loro. Il primo riguarda il presunto ruolo del pepe nello sviluppo economico dell'Europa del Medioevo. Si tratta chiaramente di una dimostrazione per assurdo, ma è talmente ben congegnata (è perfino sorretta da equazioni di matematica finanziaria) che potrebbe apparire vera. Un eccellente esempio di come, con intelligenza ed applicazione, si possa di fatto dimostrare qualsiasi cosa (e manipolare chiunque..). Il secondo tratta invece della stupidità umana ed è un capolavoro, fulminante nella sua semplicità, schematicità ed... attualità. Anche in questo caso le ampie ed esaurienti spiegazioni delle tre leggi fondamentali sulla stupidità, sono supportate dalla matematica, visto che per spiegarne il concetto l'autore utilizza un grafico che effettivamente aiuta bene a capire cosa vuole dire. Un grafico che oltretutto può essere usato per valutare le persone con le quali abbiamo a che fare tutti i giorni e che quindi permette anche di adottare delle contromosse razionali nei loro riguardi.
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