Le altissime torri. Come al-Qaeda giunse all'11 settembre

Opera interessantissima frutto di un grande ed accurato lavoro di ricerca che ci spiega natura ed evoluzione di al-Quaeda. L'incapacità di ammettere l'esistenza di un concetto di esistenza incompatibile con le nostre convinzioni ci ha portato, e ci porta ancora, a sottovalutare la determinazione, derivante da una profonda e coltivata convinzione culturale, ad agire per distruggere il nostro modo di vivere e di pensare. Quanto recentemente avvenuto in Sri Lanka ne è l'ennesima dimostrazione.

Un lavoro immenso; un reportage realmente oggettivo (per evitare equivoci l'A. non da giudizi o esprime opinioni; addirittura aggiunge pagine e pagine di note per fornire le fonti di tutte quelle che possono sembrare appunto considerazioni dell'A. stesso sui protagonisti del saggio). Perché, come e quando nasce l'idea di una guerra contro gli Usa; chi era (è) Osama bin Laden. Come è possibile che Cia e Fbi abbiano "consentito" ad Al Qaeda di attaccare la Nazione militarmente più potente dal di dentro? E' un trattato molto lungo, talvolta noioso perché non particolarmente avvincente ma leggetelo se ne avete l'opportunità. C'è un lavoro enorme dietro questo libro e il risultato che ne deriva è straordinario. La lettura scorrevole contribuisce a rendere questo libro uno dei migliori nel suo genere. Come effettivamente recita la seconda di copertina, questa è una storia che tutti credono di conoscere ma che nessuno ha mai raccontato. Da leggere assolutamente!

Libro scritto molto bene, con un linguaggio semplice, ma mai banale, che favorisce una lettura scorrevole; cosa alquanto difficile quando si narra di un argomento disseminato da varie diatribe. L’autore in questo libro fornisce un quadro completo ed esaustivo del terrorismo islamico. Dopo un breve ma alquanto significativo accenno alla storia egiziana degli anni 60 e 70, passando per la guerra tra afgani e sovietici, l’autore riesce a a mettere insieme i pezzi del puzzle che ha dato origine al terrorismo “Made” in Afganistan, avente come nemico principale l’occidente, in particolare Israele e gli USA. L’ascesa al potere di Osama Bin Laden come guida di a al-Qaeda, finanziaria prima e spirituale dopo, viene descritta in maniera egregia. A mio parere, nel momento in cui Al Qaeda dichiara guerra all’America, il libro diventa un susseguirsi di fatti che sfatano il mito di una nazione rigida ed esigente in termini di sicurezza interna, mostrando in modo evidente come inutili iter burocratici e rivalità presenti tra i vari enti di polizia avrebbero potuto scongiurare un disastro del calibro dell’11 settembre, che tuttora ha effetti nocivi non solo sull’America ma anche sull’Europa stessa. Ottima la presenza di fotografie a metà libro e la descrizione dei vari protagonisti narrati nel libro a fine lettura. Veramente un bel libro. Consigliato!