L' amante

Marguerite Duras è una scrittrice di origini francesi nata e cresciuta nell'Indocina francese tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Da quest'esperienza e dal legame con quella terra così lontana dalla Francia materna, l'autrice concepisce "L'amante", storia di un amore straziante fra una quindicenne di Saigon e un ricco cinese. Nonostante la trama assuma per certi aspetti i connotati di una banale storia di drammi familiari che si susseguono nei ricordi della ragazzina, ciò che resta del romanzo è la straordinaria abilità della Duras di far riaffiorare le memorie della fanciullezza a Saigon, narrate, in alcuni punti, senza mezze misure, in altri lasciando forse un po' troppo spazio al melodramma.

Wow, non ho mai avto un' esperienza di lettura come questa! Sembra di essere intrappolati in un sogno profondo e disturbante durante un' afosa nottata estiva, un sogno permeato da memorie e soffocante malinconia. Il libro ti sorprende con osservazioni su vita, famiglia, e con contraddizioni riguardanti sentimenti ed emozioni come amore e odio, speranze e paure. Lo stile narrativo volutamente distaccato della Duras rende perfettamente tutto ciò. Insomma “L' Amante” è molto più di una scandalosa storia tra un ricco ereditiero ed una ragazza adolescente: è il racconto della potenza dell' amore e della sua capacità di rimanerci attaccato addosso come una seconda pelle per tutta la vita.

Questo breve romanzo è decisamente noto, e, forse, a ragione, anche se forse se ne conosce più l'aspetto scandaloso. Autobiografico, famigliare ma disgregante, spezzato come lo stile con il quale è scritto. La vicenda famigliare si intreccia con la vicenda amorosa, in una serie di salti temporali anche arditi. Insomma, non è un racconto di facile lettura ma è sicuramente capace di lasciare una traccia di sé in chi lo legge.