L' anima delle cose

L’educazione sentimentale di un antieroe. Un libro “rosa- caustico” e moderno carico di neologismi ed espressioni gergali che rendono i personaggi vivi e reali. La descrizione di una generazione “che danza sull’orlo di un abisso”, tra la paura di comunicare e la ricerca d’amore.

- mi sono stupita moltissimo: in particolare la prima metà è scritta molto ma molto meglio di quanto immaginassi. Diversi punti mi hanno fatto quasi ridere (difficile, in un libro) - Molto originale e divertente nel descrivere parecchie cose, originale e piacevole, veramente. Ho segnato sul libro anche questo, le righe che ho apprezzato davvero tanto, e, soprattutto sempre nella prima metà del libro, sono proprio tante. - Viene fuori bene il protagonista, cosa fondamentale, e mi è piaciuto molto il personaggio di giuditta/brigitta - Mi piace parecchio lo stile: elegante e dissacrante allo stesso tempo, ritmo sostenuto ma non a un livello superficiale, vivido e sfaccettato. - L'autore ha usato bene parecchi stratagemmi letterari, senza l'imperizia classica dei "primi romanzi", il che è più che positivo - Carine e divertenti le note, simpatiche le presenze dei link, astuti e naif i disegni, i grafici e le vignette. - Bella la dedica iniziale, simpatici i ringraziamenti, carina persino la piccola biografia. In sostanza mi è piaciuto molto di più di quanto mi aspettasssi Non voglio dire che è un capolavoro, non lo è probabilmente, ma di sicuro non è neanche, come tristemente poteva rischiar di sembrare da fuori, un patetico tentativo nostrano di letteratura. complimenti ancora all'autore, soprattutto per la tenacia e la fiducia con cui sembra crederci. Fuoco alle penne!