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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2000
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Il libro riesce, con molta semplicità, a mostrare ciò che Antigone ha ancora da dire ai tempi moderni. Sicuramente l'eroina rappresentata da Sofocle ha una forza invidiabile, dettata dall'amore del fratello. Eppure, il dilemma di Antigone ha continuato a interrogarci per secoli. La rivisitazione di Anouilh è a mio parere poco convincente, ma ha il pregio di mettere in risalto quella che è la debolezza di Antigone. Brecht, infine, ha ripreso questo personaggio andato in scena più di duemila anni prima di lui e le ha ridato forza e attualità, operazione non così scontata. Imperdibile.
L'Antigone sofoclea è una tragedia fondamentale nella cultura classica e nella formazione del pensiero moderno. Brecht e Anouilh la riprendono e riattualizzano in momenti storici fondamentali, conferendo alla voce dell'antica eroina greca una forza ancor più dirompente, di denuncia: la tragedia del francese si snoda nella Francia del regime di Vichy e della resistenza antinazista, con una grande intensità; l'altra molto più fedele al testo originale si scaglia direttamente contro il regime nazista.
Questo libro raccoglie la celeberrima Antigone di Sofocle e due rivisitazione contemporanee ad opera di Brecht e Anouilh. Antigone è una tragedia antichissima, eppure di un'attualità estrema. Cos'è giusto? Agire secondo le leggi, anche quando queste sono palesemente sbagliate e inumane? O contravvenire a tali leggi per seguirne una superiore, quella dettata dalla pietas? La raccolta delle tre tragedie offre spunti interessanti e non può lasciare indifferenti. Ho apprezzato particolarmente quella di Brecht, con la sua eroina che si oppone alla "banalità del male" del regime nazista. Da leggere e da rileggere. Perché, forse, gli antichi avevano già detto tutto.
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