si legge velocemente, carino, speravo in qualcosa di più in verità
L' apicoltore
Il giovane Aurélien Rochefer, vive in un paesino del sud della Francia alla fine dell'Ottocento, vuole realizzare il suo sogno, fare l'apicoltore. Gli alveari che costruisce vengono incendiati da un fulmine, mentre una mistriosa femmina nera che gli appare in sogno lo invita a raggiungerlo. Aurélien si imbarca per l'Africa, dove passerà di avventura in avventura, tra re ricchi e avidi, mercanti spietati e una Regina delle Api che gli farà un magico dono. Solo al ritorno a casa, egli troverà la forza di dedicarsi a una ciclopica impresa e saprà scoprire dentro di sé un puro amore per l'unica donna che lo ha sempre aspettato.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2002
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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maria bertuzzo 29 agosto 2016
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Michele Palmiotta 12 settembre 2010
Questo terzo capitolo della "Trilogia dei colori" di Maxence Fermine ne conferma il talento e dà un ulteriore assaggio della sua scrittura poetica: la poesia pervade ogni singolo rigo di questo racconto. Un viaggio straordinario che dalla Francia porta all'Africa per inseguire un sogno e trovare un amore che durerà una sola notte. Un ritorno in patria ossessionato da quello stesso sogno che aveva portato Aurélien in Abissinia, un sogno che si concluderà con una tremenda delusione, un sogno di cui resteranno solo un vaso di miele, un'ape d'oro, un quaderno di poesie, un libro sull'Africa ed un fiore di lavanda rinsecchito. Sarà la capacità di ritrovare lo stesso sogno nella cara Pauline, che sempre gli è stata accanto, a dare nuova linfa vitale al giovane, ad essere il nettare di quel fiore che la sua vita, come un'ape d'oro, cerca levandosi in volo, inebriandosi di profumo in profumo, cozzando contro le vetrate del sole nell'immensità del cielo. Tuttavia, rispetto a "Neve" ed a "Il violino nero", si avverte qualcosa che manca alla fine, un finale forse un po' arrabattato che ha in sé una carica di mistero, tipica di Fermine, inferiore ai primi due capitoli della trilogia. Ad ogni modo un capolavoro, un "libro color oro" che "talvolta può infiammare i tuoi sogni". La lettura dell'opera di Fermine è senza dubbio "un'esperienza da cui non si torna indietro".
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SILVIA GRAZIUSO 13 agosto 2010
Adoro questo libro! E lo consiglio a chiunque ha voglia di leggere una storia d'amore un po' diversa dal solito, che prima di sbocciare attraverserà un lungo cammino pieno di insegnamenti. Oltre alla storia d'amore, è molto bello il racconto dei paesaggi e delle figure che si incontrano in ogni nuova pagina; sembrerà quasi di sentire l'odore della lavanda e il sapore del miele appena raccolto di Aurélien. "Per Léopold, l'oro era il blu della lavanda. Per Aurélien, era il giallo del miele." M. Fermine