Arias

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791): Quando avran fine omai… Padre, germani, addio! (Idomeneo Re di Creta K.366); Se il padre perdei (Idomeneo Re di Creta K.366); Solitudini amiche… Zeffiretti lusinghieri (Idomeneo Re di Creta K.366); Chi mai del mio provò piacer più dolce?... Idol mio (Idomeneo Re di Creta K.366); Ach ich fühl’s (Il flauto magico K.620); Chiamo soccorso… Or sai chi l‘onore (Don Giovanni K.527); Crudele! Ah no, mio bene!... Non mi dir (Don Giovanni K.527); Porgi amor (Le nozze di Figaro K.492); E Susanna non vien!... Dove sono (Le nozze di Figaro K.492); Temerari, sortite fuori di questo loco!... Come scoglio (Così fan tutte K.588); Ei parte senti!... Per pietà, ben mio, perdona (Così fan tutte K.588).
Personaggi a tutto tondo Wolfgang Amadeus Mozart compose 25 opere teatrali, che si ponevano molto in anticipo rispetto ai suoi tempi. Infatti, mentre il suo pubblico si aspettava di trovarvi gli schemi e le logiche teatrali in voga in quegli anni e non chiedeva nulla di più di un onesto intrattenimento, il grande Salisburghese diede vita a una serie di personaggi ben definiti e di situazioni ricche di sfumature, che per essere capite fino in fondo richiedevano un ascolto molto attento. In questo scintillante recital il soprano Maria Bengtsson riesce a esprimere in maniera molto efficace la natura caleidoscopica delle eroine mozartiane, che viene sottolineata anche da una parte orchestrale quanto mai complessa e impegnativa. Sotto questo aspetto, l’Orchestre de Chambre de Lausanne diretta con polso e molto buon gusto da un ispirato Bertrand de Billy si conferma ancora una volta una magnifica accompagnatrice di cantanti. Arie di straordinaria bellezza Per la prima rappresentazione dell’Idomeneo Re di Creta Mozart poté contare sull’apporto di quella che era unanimemente considerata l’orchestra migliore di quel periodo. Non molto tempo prima la famosissima orchestra di corte di Mannheim si era trasferita al seguito del principe elettore Carl Theodor a Monaco di Baviera. Un compito molto gradito attendeva le prime parti di quella che era stata definita un’“orchestra di generali”, tra cui una serie di meravigliosi passaggi solistici riservati agli strumenti a fiato, che si spingevano molto oltre una mera funzione di accompagnamento per tratteggiare gli insanabili conflitti che dividevano le passioni umane dai voleri divini, un conflitto che assumeva spesso contorni strazianti, come si può notare per esempio nella splendida interpretazione dell’aria “Padre, germani, addio!” offertaci da Maria Bengtsson. Creazioni mozartiane Mozart scrisse le sue opere più famose a Vienna nell’ultimo decennio della sua vita. Tra di esse merita di essere citato Il flauto magico, il cui successo sensazionale non ha mai cessato di crescere dalla prima rappresentazione ai giorni nostri. L’aria “Ach, ich fühl’s” ci mostra Pamina in uno stato di completa disperazione per il timore di avere perso l’amore di Tamino. Scene di grande fascino In questo disco il soprano svedese esegue anche alcune delle arie più famose del Don Giovanni, del Così fan tutte e dalle Nozze di Figaro. La Bengtsson sfoggia tutto il suo splendido lirismo soprattutto nelle due arie di Fiordiligi, con amplissimi intervalli e una coloratura dai tratti decisamente virtuosistici che esprime il sommovimento emotivo di una giovane donna che ha osato giocare con il fuoco e che ora non sa più come spegnerlo. Grazie alla straordinaria qualità sonora garantita da questo disco possiamo quasi vivere le passioni della protagonista del Così fan tutte come se fossimo insieme a lei! La tecnologia di registrazione 2+2+2 utilizzata per questa registrazione esalta al massimo grado la splendida acustica della Metropol Concert Hall di Losanna, consentendoci di apprezzare in tutta la sua bellezza il recital d’esordio di questa bravissima cantante.