Artù. La pietra delle visioni

Trovo molto interessante la trilogia di Crossley perchè è spiegata con il linguaggio di un pre-adolesente, e quindi con una sintassi fruibile a ragazzini di questa età. E poi c'è tutto lo sfondo relazionale (il rapporto Artù-Serle, Artù-Gatty) che fa riflettere su tematiche care a quest'età quali l'innamoramento e il conflitto, il senso di responsabilità e la curiosità verso il mondo che i ragazzini protagonisti stanno imparando a conoscere giorno dopo giorno. L'opera può anche essere uno stimolo per eventuali approfondimenti sulla storia affascinante del Medioevo.

Mio figlio dodicenne ne è entusiasta. Non termina giornata senza che riceva un approfondito aggiornamento della storia. Mi ha ripetutamente chiesto il seguito della trilogia. Come non accontentarlo? Non sia mai, volo a prendere l'ultimo dei tre libri.

Di libri sul ciclo di Artù ce ne sono tanti, primi fra tutti quelli di Mary Stewart, ma questo è da segnalare per quel non so ché di poetico nella stesura e per l'accuratezza delle ricostruzioni storiche. La scelta di fare capitoli brevi, l'ambientazione in un contesto rurale di cui si riesce quasi a sentire l'odore ed a partecipare rende questo un libro sicuramente da consigliare e da leggere. Consigliato dai 14 anni in su, altrimenti cè il rischio di non cogliere sfumature e di annoiarsi.