Assenzio

scheda di Carmagnani, P., L'Indice 1996, n. 4

Nel 1993 usciva inFrancia "Annam", opera d'esordio dell'allora ventunenne Christophe Bataille, accolta da uno straordinario successo di pubblico e di critica. Il melangolo propone ora, nella splendida traduzione di Egi Volterrani, il secondo breve romanzo di questo enfant prodige della letteratura francese. "Non amo il presente - diceva Bataille in una recente intervista -, lo trovo brutto, e letterariamente ancora di più.Le storie lontane, che permettono di uscire dall'oggi, a mio avviso sono destinate a durare più a lungo", e "Assenzio" rievoca infatti gli anni felici tra il1900 e il1915, in una Provenza incantata e lontana. Il 7 marzo del1915 la fabbricazione e la vendita dell'assenzio furono vietate in Francia e di quell'essenza che faceva sognare non rimase altro che il nome. Attraverso una scrittura evocativa, fatta di accenni che lasciano fluire l'immaginazione, Bataille fa rivivere la magia della bevanda di smeraldo, e insieme a essa quella di un mondo ormai scomparso: "Assenzio è una di quelle vecchie parole troppo dette che non hanno più senso. Eppure capita che si risvegli, leggera, nuova, piena d'incanto per l'anima".