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A distanza di tre anni da “Construct” del 2013, torna sulle scene con un nuovo album la band svedese tra gli inventori e pionieri, insieme agli In Flames e agli At the Gates, del cosiddetto “Melodic Death Metal”, conosciuto anche come “Gothenburg Metal” date le sue origini nella città svedese a fine anni ’80. Nella loro quasi ormai trentennale carriera, sono sempre stati autori di ottimi lavori senza mai rinunciare ad esser coerenti al caratteristico sound, a differenza dei “cugini” In Flames che hanno intrapreso un percorso differente modificando il loro stile ad influenze più alternative. Molto noti per stabilità ed affiatamento, hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi alcuni cambiamenti nella line-up, dopo 26 anni l’abbandono del chitarrista e membro fondatore Martin Henriksson, dichiarando nella sua motivazione la perdita della passione per la musica. “Atoma” è l’undicesimo album studio e fortunatamente si dimostra molto ricco e vitale, risultando molto piacevole all’ascolto e con ancora tanta voglia di esprimersi al meglio come ben sanno fare. Disco molto influenzato dall’elettronica e dalla musica darkwave anni 80, ricco di tastiere con atmosfere malinconiche ed arpeggi in sottofondo, accompagnati da muri di chitarre e l’alternarsi di voci pulite a quelle più ruvide di Mikael Stanne. Molto graditi e ben riusciti i primi due singoli estratti, per la titletrack “Atoma” e “Forward Momentum”, come per la splendida “Clearing Skies” o per la coinvolgente “Faithless by Default”, e come ospite per l’assolo nell’emozionante “Force of Hand”, Bjorn Gelotte degli In Flames. Tutto sommato questo lavoro non porta ad un cambiamento sonoro o stilistico in parte già intrapreso in passato, ed anche se molto probabilmente non entusiasmerà proprio tutti i fans più incalliti della band, abituati ad altre prestazioni e legati alla nostalgia di tempi trascorsi, resta comunque una buona conferma di un gruppo veterano che nonostante tutto dimostra di avere ancora tanto da esprimere e di possedere ancora tanti “Atomi” nel proprio DNA. Cristian Conforti Voto: 8
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