Un romanzo imperdibile! Un thriller noir incalzante con un finale inaspettato. Da leggere assolutamente per tutti gli amanti del genere e non solo. Un romanzo valido e scritto molto bene, anche per chi non è appassionato di gialli. Ambientato a Udine ma il racconto potrebbe essere collocato ovunque, un romanzo che sarebbe piaciuto a Scerbanenco. Concordo in pieno con Maurizio De Giovanni: “La scrittura limpida e tagliente di una delle più interessanti voci del romanzo nero italiano, per un nuovo viaggio nella stanza più buia della nostra anima”.
Azrael
Finalista al Premio Garfagnana in giallo 2016
Un misterioso assassino è pronto a colpire utilizzando lo stesso modus operandi del Teschio, il serial killer che agiva coperto da una inquietante maschera che gli è valsa il soprannome. Ma il Teschio è stato catturato, e attualmente è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. Allora chi si nasconde dietro la maschera del killer? Chi uccide imitando i macabri rituali del suo predecessore? Qualcuno che sta mettendo in atto una vendetta nei confronti dell'ex agente e profiler Alex Nero? Un complice? Un imitatore? Un seguace? Chi è Azrael? Questi sono gli inquietanti interrogativi a cui sarà chiamato a rispondere Alex Nero, insieme alla squadra di investigatori con cui ha già collaborato nelle precedenti indagini. In una società annichilita dalla crisi, sconvolta da scontri etnici e avvelenata dalla corruzione, una realtà di macerie, non tanto fisiche quanto morali e umane, il cacciatore diventa preda, nel delirio ossessivo di un uomo che ha concepito un folle piano di vendetta, dando inizio a una caccia all'uomo senza tregua, senza quartiere. Per cercare di risolvere il caso, gli investigatori dovranno utilizzare tutte le loro risorse, scientifiche ma soprattutto umane, in un'indagine che metterà in pericolo tutti loro e condurrà a sacrifici dolorosi.
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Anno edizione:2015
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Uno stile che tiene viva l'attenzione e lascia col fiato sospeso fino alle ultime pagine, quando finalmente si può scoprire la verità. I capitoli sono corti, composti da piccoli e veloci periodi che hanno l'essenziale; niente descrizioni e racconti infiniti di indagini, dialoghi chilometrici, chiacchiere inutili. C'è solo l'essenziale, quel che basta per vivere la faccenda nel modo giusto. Un giovane grande autore, Porazzi! L'unica cosa? Che il metodo di scrittura e della composizione della trama è lo stesso del libro che precede questa storia (L'ombra del Falco), spero possa sorprenderci ancora questo autore.
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Dopo aver letto "L'ombra del falco" che mi era piaciuto tantissimo, aspettavo il seguito chiedendomi come sarebbe stato. Appena cominciata la lettura avevo capito che mi avrebbe coinvolta e così è stato. Ho letto tanti thriller ma questo è stato il primo in cui ho avuto veramente paura e brividi durante la lettura. Adrenalico, ritmo incalzante, mai momenti di pausa e anche le indagini molto avvincenti mai noiose. Ringrazio Pierluigi Porazzi per avermi fatta "entrare" nella storia, rendendomi una spettatrice invisibile che assisteva a tutto ciò che accadeva. E questo, secondo me, è il il pregio più grande per uno scrittore, saper coinvolgermi al 100%! Scrittura ottima come lui sa fare e ha già dimostrato nei precedenti lavori. Consigliatissimo a tutti gli amanti del genere!