Ballads of the Broken Few

"Ballads Of The Broken Few" è forse il disco più diretto e organico prodotto in tutta la carriera dell'alfiere del british folk Seth Lakeman. Questo Album è stato prodotto con la partecipazione del trio vocale Wildwood Kin, ed è ancora più scabro del rustico "Word Of Mouth" del 2014. Contiene sette nuovi brani originali e quattro adattamenti di traditional, le cui performance sono state registrate utilizzando un solo microfono. Come ormai da tempo ci ha abituato, Lakeman evita ancora una volta di entrare in uno studio optando per le stanze di un vecchio manor giacobino, con Ethan Johns alla console. Le voci di Beth e Emillie Key e Meghann Loney si fondono perfettamente col caldo timbro tenorile di Seth, e questo riuscito blend si può ascoltare al meglio in brani come "innocent Child", "Fading Sound" e "Ballads Of The Broken Few" che vede l'aggiunta di un grintoso lavoro di chitarra distorta a cura di Ethan Johns. Le canzoni sono state catturate in una singola take e con un unico microfono, attorno al quale Lakeman e i suoi si muovono misurando lo spazio acustico, accentuando la presenza sonora con battiti di mani e piedi e rendendo peculiare ogni singola performance. La strumentazione è ridotta al minimo, col violino di Seth che spesso è il solo accompagnamento agli impasti vocali che assumono in molti casi un mood spiccatamente gospel. "Ballads Of The Broken Few" è un mix di Americana bluesy e classiche ballate folk, realizzato con precisione e cantato con grande passione, in grado di offrire molti momenti emozionanti come nelle bellissime "Silence Reigns" e "Stranger". Seth Lakeman si è ormai definitivamente stabilito nell'eleganza senza tempo del folk più classico.