I Bastardi di Pizzofalcone

Amo molto De Giovanni e il suo stile fluido e coinvolgente. Devo dire che i Bastardi sono appassionanti tutti e ho amato talmente tanto questa accozzaglia di anime semi-perse che ho temuto di non gradirne la trasposizione televisiva. E invece mi sono dovuta ricredere perchè anche sul piccolo schermo ho ritrovato quelle atmosfere e quelle anime che tanto mi hanno catturato nella pagina scritta. La Napoli dei Bastardi è protagonista come i Bastardi stessi: è viva, pulsante, bella, intrigante, insolita, meravigliosa come solo Napoli sa essere. Leggetelo e non ve ne pentirete.

Maurizio de Giovanni è un autore eccellente e un giallista esperto. Nasconde indizi fra le parole, le azioni e i pensieri dei personaggi. Con pochi tratti riesce a portarti nella vita dei protagonisti tanto da farti sentire al loro fianco nelle vicissitudini quotidiane. Così assumono spessore le personalità degli agenti Romano e Di Nardo, risalta la sofferenza di Ottavia, spicca l'umanità di Pisanelli nella sua indagine privata. In alcuni paragrafi che si alternano alla narrazione delle indagini, l'autore immerge il lettore nel punto di vista di chi è coinvolto nell'omicidio, senza svelare nulla della sua identità. Riesce a creare suspense anche nell'ultima fase delle indagini, quando Lojacono ha capito tutto e ne parla con i colleghi del commissariato. Maurizio de Giovanni scrive con una fluidità tale da far scorrere la lettura. Le pagine scompaiono, ti ritrovi nella storia e ti fai incantare anche mentre divori le pagine. Tutta la storia è un crescendo di suspense ben dosato. Ad un certo punto, credi di aver capito chi ha ucciso la moglie del notaio ma non è così e alla fine ti sorprendi nello scoprire che ci eri vicino, gli indizi erano tutti lì. L'autore ha intessuto una trama che si dipana piano e quando scopri il vero colpevole, sorridi perché hai letto una storia all'apparenza scontata, nella sostanza interessante, piacevole e ben congeniata.

Com’è la Napoli di Maurizio De Giovanni che in realtà non si vede mai se non per qualche indirizzo e per qualche considerazione di quel siciliano che però sembra un cinese dell’ispettore Lojacono che ricalca la figura dell’imbranatone sessuale, del Nonno Libero linobanfesco in potenza che entrerà nel cuòr degli italiani? “Era come se il mercato di Casablanca o il centro di Marrakesch fossero stati proiettati nel bel mezzo di Milano.” Sul serio, questa roba di Napoli non dice niente, e non tanto per Casablanca e Marrakesch, ma: Milano?