Il bastone

Chi paragonò ad un battito d’ali di farfalla il tempo trascorso nell’esistenza, non aveva torto e così come si seguono quei giochi variopinti del gioioso volatile, si succedono anche le nostre peripezie: lei di fiore in fiore, da campi fioriti a selve profumate, tra siepi e distese campagnole, adagiandosi dove attrazione appaga i suoi desideri; noi inseguendo itinerari, profumi, sollazzi, pensieri, ideali, sostando laddove crediamo e ci illudiamo che il nostro intimo sente e riceve soddisfazione. E come lei che posandosi tra i petali di un fiore, sosta non solo per riposarsi dai i suoi svolazzi, ma anche per rinvigorirsi con il nettare che sugge dal ghiotto polline, così anche io, nel girovagare indefesso, mi sono soffermato tra i tanti progetti della vita laddove fonti di benessere e vigoria mi hanno dato quelle spinte necessarie a proseguire in un cammino ignoto, avido di conoscere il futuro: e perciò quel suo posarsi voluttuoso tra corolle dei tanti colori della natura, con le ali che rimangono quasi socchiuse ma sempre in tensione, non fu altro, anche per me, quel lasso godere delle mie membra tra le ludiche gioie nelle soste delle mie avventure. Ed al fine ci si ritrova a rimirar l’occasione del giorno nell’illusione di svegliarsi in un’alba che ci offra altre emozioni da vivere, sorreggendosi ad un bastone che sopporta il peso del nostro retaggio. Luigi Scarnecchia, pittore e navigante, è autore di numerosi romanzi dallo stile inconfondibile.