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Anno edizione: 2012
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All'inizio il libro è avvincente , la trama galoppa e non si riesce a smettere di leggere , peccato che poi verso le ultime 100 pagine la linea temporale della trama si allunga e il ritmo diminuisce vertiginosamente tanto da pensare che il finale sia stato raffazzonato , ho fatto veramente fatica a finirlo ma nel complesso lo reputo un buon libro , lo consiglio ai fans di George R. Martin ma sicuramente ha scritto di meglio.
Martin costruisce un mondo che è ad un tempo agghiacciante e poetico ed il lettore vi si immerge venendone inesorabilmente catturato. I personaggi attorno ai quali si dipana l'intreccio sono tre: il Capitano Abner Marsh, uomo di fiume dagli appetiti semplici e la mente lenta ma acuta e la volontà di ferro; il misterioso e affascinante Joshua York, suo socio; l'oscuro e potente Damon Julian, “rivale” di York. Vi è poi il Fevre Dream, battello voluto da York e orgoglio di Marsh, che è non solo lo scenario di buona parte della storia ma anche principio e motore della stessa. All'inizio la tensione cresce lentamente, insinuandosi in un vivido spaccato di vita di metà '800, fino ad esplodere e colmare ogni pagina. Ma questo libro non è solo un fantasy tinto di “horror”: è anche il profondo amore del Capitano Marsh per il fiume e il suo battello, è la strana, accidentata amicizia con York, è lo scontro tra molteplici modi di vedere il mondo. È anche l'anelito di York verso un futuro migliore per la sua gente ed il sanguinario rifiuto di Julian di “adeguarsi” perdendo la propria identità, per quanto abbietta essa sia. È l'ostinazione di Abner Marsh che, senza badare troppo alla dialettica, agisce seguendo un istinto radicato, profondo, resistendo a dispetto degli orrori, delle seduzioni, della propria stessa impotenza. È avventura, suspense, trepidazione. Ed è un viaggio, un racconto affascinante e ferocemente realistico. Due stelline per l'aspetto estetico per via della brutta edizione: la carta è troppo bianca e piuttosto sottile, e le righe fittissime, unite ad un carattere piuttosto piccolo, in un primo momento scoraggiano la lettura. Col procedere della storia si rimane ugualmente catturati e la lettura procede spedita, ma resta comunque piuttosto scomoda. Buona la copertina, inquietante al punto giusto.
Romanzo epico e visionario, che coniuga (trasponendoli in territorio statunitense e riprendendoli con sviluppi differenti e completamente originali) la traversata sul Demeter compiuta da Dracula nell’omonimo romanzo di Bram Stoker e la decadente e lussureggiante Louisiana della saga vampirica di Anne Rice. Qui i protagonisti sono il capitano Marsh, un indomito lupo di mare, vissuto nella seconda metà del 1800, dedito alla navigazione sul fiume Mississippi ed ai suoi amati “legni” e Joshua York, un vampiro a sé stante, galantuomo, idealista, intelligente ed a suo modo “super-uomo”. Entrambi supereranno i dubbi, le ritrosie e la sfiducia reciproca, suggellando la loro alleanza-amicizia nel tentativo di distruggere il dandy antagonista non-morto Damon Julian. George R. R. Martin, cimentatosi nella sua lunga carriera di scrittore fantasy in questo unico romanzo horror, finisce col dar vita ad una visione estremamente eterogenea, ma unica del mondo vampirico: i figli della notte, magistralmente descritti nella loro vita-non vita a bordo del battello Fevre Dream, non sono altro che esseri dalla coscienza sdoppiata dove la bestia può prendere il sopravvento sull’uomo o, viceversa, l’uomo può arrivare a dominarla, sconfiggendo la sete rossa, metafora della civiltà e del mito civilizzatore dell’America.
Recensioni
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