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La bellezza del somaro di Sergio Castellitto - DVD
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La bellezza del somaro
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Descrizione


Marcello e Marina sono una coppia molto affiatata: lui architetto, lei psicologa. Sono i genitori illuminati della Marcello e Marina sono una coppia molto affiatata: lui architetto, lei psicologa. Sono i genitori illuminati della diciassettenne Rosa, un po' dispotica ma affettuosa con i genitori e brava in greco. Rosa è fidanzata con Luca, figlio di amici di famiglia, carino, somaro a scuola, nervosetto, rincretinito di canne. Quando Rosa e Luca si lasciano Rosa confida a Marina di avere un altro fidanzato. I genitori discreti, rispettosi, non chiedono, però friggono di curiosità. Durante un week-end con gli amici nella loro casa in toscana, faranno conoscenza del nuovo amore della figlia, Armando, un uomo anziano e composto dentro una giacca di tweed, che costringerà Marcello e Marina a rivedere la loro relazione e le loro idee.
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Dettagli

2010
DVD
5051891024069

Informazioni aggiuntive

Warner Home Video, 2011
Warner Home Video
107 min
Italiano (Dolby Digital 5.1)
Inglese; Italiano per non udenti
Widescreen
trailers; dietro le quinte (making of)

Valutazioni e recensioni

3,67/5
Recensioni: 4/5
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marina
Recensioni: 5/5

concordo, è un film sottovalutato rispetto a tanti altri, ma è una vera perla, castellitto e laura morante sono superbi in questo spaccato di famiglie illuminate ed aperte, ragazzi che crescono e genitori che si trovano impreparati nonostante un bagaglio culturale importante davanti al cambiamento. da vedere, peccato non si trovi la sceneggiatura

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PapaHet
Recensioni: 4/5

E' un film molto sottovalutato, come sempre succede ai film di qualità. Castellitto e la Morante troneggiano nella recitazione e nello spaccato che dipingono; un architetto e una psicoterapeuta della buona borghesia romana. A fare da cornice un insieme di personaggi variegati; dalla preside con il marito che cerca di imparare l'inglese al medico divorziato con due figli da due mogli diverse (un grande Marco Giallini) alla giornalista militante. Perno del film è la figlia non ancora maggiorenne che porta a casa dei genitori, durante un weekend da passare in campagna, una sorpresa che metterà a seria prova tutte le idee di apertura che sino ad un attimo prima avevano pubblicizzato nei confronti degli amici. Il film è una caricatura, nemmeno tanto poi, della realtà di alcuni spaccati sociali. Viene tutto estremizzato come in effetti accade di sovente e l'obiettivo è quello di far vedere come è facile, a parole, apparire "aperti", quando invece è solamente una facciata e di come questa presunta apertura si porta dietro anche un rapporto con i figli del tutto inadatto. Film godibilissimo diretto in modo impeccabile da Sergio Castellitto nella doppia veste di attore e regista.

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cristina
Recensioni: 2/5

scritto dalla mazzantini? non l'avrei detto. un film sulla scia di molti altri simili; i registi italiani continuano a parlare dello sfascio della famiglia e del rapporto intergenerazionale con tono semi-serio, ma in fondo consolatorio, senza farsi del male più di tanto. il rischio è di trovarsi di fronte trame e personaggi (e stereotipi)sempre uguali. del tutto fuori luogo Jannacci a mio parere, sempre con lo stesso sorriso tirato e inespressivo, quasi da ebete

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Recensioni

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Voce della critica

Indagine su una società che scivola verso un'irreversibile decadenza

Trama
Marcello è un architetto di successo, un marito distratto e un padre (troppo) amicale. Marina è una psicologa disadattata, moglie trattenuta e madre 'eco-solidale'. In mezzo c'è Rosa, liceale di diciassette anni e secchiona irriducibile. Invaghitasi di Armando, un uomo anziano e composto dentro una giacca di tweed, lo invita nella tenuta di campagna dei suoi, decisa a mettere alla prova le loro idee progressiste. Armato di saggezza e piena consapevolezza di sé e della sua età, il senile fidanzato di Rosa costringerà Marcello e Marina a rivedere la loro relazione e la loro condotta esistenziale.

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Conosci l'autore

Sergio Castellitto

1953, Roma

Attore e regista italiano. Esordisce nel 1983 in L’armata ritorna di L. Tovoli e ricopre svariati ruoli secondari fino al 1989, anno in cui è il protagonista di Piccoli equivoci di R. Tognazzi. Dopo il surreale La carne (1991) di M. Ferreri, fornisce una convincente prestazione in Il grande cocomero (1993) di F. Archibugi, dove impersona un giovane psichiatra alle prese con una ragazzina sofferente di crisi epilettiche. Spesso istrionico e debordante, ma capace anche di delicate sfumature intimiste, C. è negli anni ’90 uno degli attori italiani più attivi e richiesti, e frequenti sono le sue apparizioni anche in film francesi e in produzioni televisive. Nel 1999 dirige e interpreta il caricaturale Libero burro (liberamente tratto da un romanzo di B. Gambarotta), poi recita in Chi lo sa! (2001)...

Sergio Castellitto

1953, Roma

Attore e regista italiano. Esordisce nel 1983 in L’armata ritorna di L. Tovoli e ricopre svariati ruoli secondari fino al 1989, anno in cui è il protagonista di Piccoli equivoci di R. Tognazzi. Dopo il surreale La carne (1991) di M. Ferreri, fornisce una convincente prestazione in Il grande cocomero (1993) di F. Archibugi, dove impersona un giovane psichiatra alle prese con una ragazzina sofferente di crisi epilettiche. Spesso istrionico e debordante, ma capace anche di delicate sfumature intimiste, C. è negli anni ’90 uno degli attori italiani più attivi e richiesti, e frequenti sono le sue apparizioni anche in film francesi e in produzioni televisive. Nel 1999 dirige e interpreta il caricaturale Libero burro (liberamente tratto da un romanzo di B. Gambarotta), poi recita in Chi lo sa! (2001)...

Laura Morante

1956, Santa Fiora, Grosseto

Laura Morante, attrice italiana di grande successo, inizia la sua carriera molto giovane, prima nella danza, con la compagnia di Patrizia Cerroni, poi in teatro con Carmelo Bene, e al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Gianni Amelio, Pupi Avati, Peter Del Monte. Nel corso degli anni si cimenta con il cinema italiano e straniero, lavorando con autori di grande prestigio, come Monteiro, Malkovich, Tanner, Vecchiali e Resnais.Forte di premi e riconoscimenti per la sua carriera di attrice, nel 2012 esce Ciliegine, il suo primo film come regista (Globo d’oro come Regista rivelazione). Nel 2016 firma la sua seconda regia con il film Assolo.Con il romanzo Brividi immorali (La nave di Teseo 2018) esordisce nel campo letterario.

Enzo Jannacci

1935, Milano

"Cantautore e attore italiano. Interprete e reinventore della canzone milanese negli anni ’60, è un originale ibrido di cantante e cabarettista. Dopo una fugace comparsa in La vita agra (1964) di C. Lizzani, la sua buona verve comica in Il frigorifero (1971) di M. Monicelli, episodio del film collettivo Le coppie, anticipa la prova tragico-grottesca da protagonista kafkiano in L’udienza (1972), sotto la direzione di M. Ferreri. Consulente per Romanzo popolare (1974) di M. Monicelli, sceneggiatore di storie «milanesi» (Saxophone, 1978, di R. Pozzetto), è episodicamente autore di musiche (Pasqualino Settebellezze, 1975, di L. Wertmüller; Cinque furbastri, un furbacchione, 1976, di L. De Caro). Si ripropone nel suo classico ruolo graffiante in Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come...

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