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Vorrei rispondere a Gianluca Guidomei che il titolo lo ha scelto Grossman stesso: in russo è Dobro vam!, ed è la traduzione letterale del tipico saluto armeno Barev dzes. Credo che qui non c'entri il contrasto bene-bontà, ma sia semplicemente un omaggio all'Armenia, voluto da Grossman, e un commiato rivolto a noi lettori.
Bellissimo! avevo già letto Vita e destino a dicembre 2010, mi aveva affascinato per le descrizioni dei paesaggi, dei personaggi, della storia sempre eleganti. Il bene sia con voi è un pò più leggero ma sempre un capolavoro.In poche pagine,è perfetto l'affresco sull'arte, la seconda guerra mondiale vista dagli occhi di un mulo ricca la descrizione dell'Armenia e del suo popolo di cui si parla di rado.
Bruttissimo titolo, anche perché Grossman credeva nella Bontà e non generalmente nel bene. Ma vale sempre la pena leggere le sue riflessioni che possono insegnarci ancora tante cose. E metterci in allarme. "I nazisti hanno creato il lager paneuropeo globale, e perché i forzati rimanessero sottomessi hanno ideato una colossale scala di repressione. Gli olandesi stanno peggio dei danesi, i francesi peggio degli olandesi, i cechi peggio dei francesi, e peggio ancora stanno i greci e i serbi; poi vengono i polacchi, ancora più sotto ci sono gli ucraini e i russi. Sono i gradini della scala del lager. E più sei in basso, più il sangue, la schiavitù e il sudore aumentano. In fondo a questa gigantesca prigione a più piani c'è un burrone, e in quel burrone i nazisti faranno finire gli ebrei. Il loro destino deve servire a spaventare a morte l'intero, grande lager europeo, così che la peggiore delle sorti sia un sollievo se paragonata al destino degli ebrei. E dunque, malgrado le grandi sofferenze di russi e ucraini, credo sia giunta l'ora di dimostrare al mondo che esiste una sorte ancora più tremenda, ancora più spaventosa. Basta lamentarsi! Siate felici, orgogliosi, contenti di non essere ebrei! Non è odio, è aritmetica della ferocia".
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