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Anno edizione: 2014
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Interessante e minuziosa ricostruzione di un "affaire" del 1954 oggi ormai dimenticato. Allora Guareschi, il papà di Don Camillo e Peppone, pubblicò sul Candido, di cui era direttore, due lettere che -secondo lui e quelli che gliele avevano vendute- erano originali e non false. Si sarebbe trattato di inviti di De Gasperi nel 1944 agli inglesi di bombardare Roma per far smuovere finalmente i romani e indurli a combattere i nazisti. Le lettere furono consegnate a Guareschi da due millantatori, truffatori della peggior specie, istigati da ambienti della destra fascista che ricominciava allora a rialzare il capo. E Guareschi ci cascò come una mela matura: e naturalmente, considerata la sua "testa matta" non fece marcia indietro, né chiese dopo la condanna in primo grado l'appello o la grazia. Morale: si fece più di un anno di galera, da cui uscì stremato sia dal punto di vista fisico, sia quello che era peggio dal punto di vista del morale. E non fu più lui. Il lavoro di Franzinelli documenta il lavorio dei fascisti che cercarono disperatamente di coinvolgere nelle loro fila Giovannino, dimenticando che questi -al tempo della prigionia in Germania- aveva declinato più volte le loro offerte per tornare in Italia. E fra i più tenaci protagonisti di questa idea ci furono due grandi nomi del fascismo, Almirante e Anfuso. Gli originali di quelle lettere non furono mai trovati: ma ancora adesso lavorando quanto pubblicato da Candido, si ottiene la conferma della falsità di quelle lettere, opera probabilmente di un abile falsario svizzero al soldo di potentati nazifascisti.
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