Bones

Kathy Reichs ha ben poco a che fare con questo libro: impresta soltanto a Collins il suo personaggio, l’antropologa forense Tempe Brennan. Uno scheletro, composto con ossa di diverse persone, viene trovato davanti alla sede della FBI di Chicago, e un supertestimone di mafia scompare. Il poliziotto incaricato del caso e la dottoressa indagano. La soluzione del mistero appare piuttosto evidente fin dall’inizio, xché gli scrittori di gialli amano disseminare indizi, alcuni dei quali fuorvianti, in modo che anche i lettori possano giocare al detective. La storia è sempre molto complicata, e solo alla fine i vari tasselli combaciano grazie alla perspicacia degli investigatori. Nella realtà, invece, i delitti sono semplici ed è facile arrivare al colpevole: la cosa difficile è incastrarlo con prove inconfutabili. Ovviamente nei libri, specie se destinati ad una versione televisiva, non mancano scene d’azione, e qui la dottoressa Brennan si esibisce nelle vesti di Superwoman. Gli investigatori dei romanzi non rispettano mai la procedura, vanno a casa dei sospetti senza mandato di perquisizione e forze di copertura. Tuttavia, il racconto è scorrevole e la trama accettabile, se non si vuole andare troppo x il sottile. La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto sommaria, e non mancano luoghi comuni sulla mafia, ma non si possono pretendere approfondimenti da un romanzo d’azione.

Tutto sommato un thriller interessante con personaggi ineressanti e ben delineati. Voto 4,5

insignificante, se paragonato ai libri brillanti di katy reichs, e anche se paragonato al telefilm omonimo