Benjamin Britten (1913-1976): Simple Symphony Lennox Berkeley (1903-1989): Antiphon per orchestra d’archi op. 85 Gavin Bryars (1943): In Nomine (after Purcell) Michael Nyman (1944): When Ingrid met CapaThe British Album è il quarto disco realizzato dalla Dog.ma Chamber Orchestra per la MDG. Il programma del nuovo disco di questa formazione composta da 18 musicisti di grandissimo talento ruota intorno alla figura di Michael Nyman, compositore che nel corso degli anni ha scritto un gran numero di colonne sonore per i film di Peter Greenaway e che in questo caso ha dedicato alla Dog.ma Chamber Orchestra When Ingrid met Capa, una nuova opera basata sullo stretto legame che unì l’indimenticabile attrice Ingrid Bergman al fotografo Robert Capa, la cui immagine di un soldato ferito a morte divenne una delle icone più impressionanti della guerra civile spagnola. Questo brano è caratterizzato da uno stile minimalista e da motivi vigorosi, che vengono resi alla perfezione dalla Dog.ma Chamber Orchestra, che rispetta scrupolosamente l’intenzione di Nyman di scrivere «sempre e solo musica improntata alla pura bellezza». In Nomine (after Purcell) di Gavin Bryars fa invece parte di un universo musicale completamente diverso. Henry Purcell compose l’opera originale per un consort di viole da gamba e la versione per orchestra d’archi di Bryars esalta il fascino arcaico di intima meditazione, svincolandosi poco per volta dalla fantasia di Purcell. Anche l’Antiphon di Lennox Berkeley si riferisce a modelli antichi, come si può capire fin dal suo titolo. Sebbene il canto gregoriano dell’Antiphonale Romanum venga espresso per la prima volta solo nel secondo movimento per essere poi subito variato, alcuni suoi tratti sono presenti in forma subliminale già nel primo tempo. Berkeley apprese l’arte della composizione da Nadia Boulanger e strinse un sincero rapporto d’amicizia con Maurice Ravel, Francis Poulenc e poi con Benjamin Britten. A proposito di Britten, in questo disco non poteva mancare la sua Simple Symphony, uno dei brani più importanti del repertorio per orchestra d’archi. A differenza di quello che potrebbe far credere il suo titolo, la Simple Symphony è tutt’altro che facile. La Dog.ma Chamber Orchestra ci offre una lettura entusiasmante di questo grande classico, con un approccio fresco nella Boisterous Bourrée, che saprà conquistare fin dalle prime note anche gli appassionati dai gusti più difficili. Poi, non si può che rimanere a bocca aperta di fronte al potenziale dinamico del Playful Pizzicato, mentre la malinconica bellezza della Sentimental Sarabande riuscirà sicuramente a strappare qualche lacrimuccia dagli occhi degli ascoltatori più sensibili. E quanto è coinvolgente la scintillante verve con cui si chiude il Frolicsome Finale!
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