Bunker diary

Questo romanzo mi ha dato i brividi. In questo romanzo Kevin Brooks riesce a creare un'ambientazione talmente claustrofobica che lo stesso lettore sente mancare il fiato e, come correndo, passa da una pagina all'altra per scoprire quale sia il destino di coloro che vengono rinchiusi in questo bunker. La scelta di far narrare la storia a un adolescente è stata azzeccata perché in lui convivono sia la speranza della gioventù sia la mancanza d'ingenuità dell'età adulta, dando a questo diario di prigionia il giusto narratore. Un vero pugno allo stomaco.

Questo libro viene classificato tra i libri per ragazzi anche se in realtà è un romanzo con una carica emotiva molto molto forte. E’ stato il vincitore del Carnegie Medal 2014, un prestigioso premio letterario inglese. E’ la storia di un ragazzino che vive per strada, viene rapito e si risveglia in un bunker sotterraneo preparato per sei abitanti. Non ha modo di comunicare col mondo esterno all’infuori di un ascensore col quale gli portano da mangiare. Il ragazzino scrive un diario per documentare la sua vicenda all’interno del bunker. Una lettura intensissima!

Agghiacciante, da pelle d'oca.