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Forse, riguardo a questo film, è d’obbligo una premessa: se si ha in mente la coppia Jolie-Pitt di “Mr. & Mrs. Smith” niente può considerarsi più distante (e da un certo punto di vista anche deludente) di “By the Sea”. La coppia di questo film è talmente in crisi che dallo psicanalista, con tutta probabilità, non aprirebbe nemmeno bocca. Entrambi sono belli, sono ricchi, possiedono (almeno apparentemente) tutto ciò che si potrebbe desiderare, ed eppure un muro di silenzio li divide, e il soggiorno in una sperduta località marittima francese dove lui, che di mestiere fa lo scrittore, conta di trovare la pace e l’ispirazione necessarie per la stesura di un nuovo romanzo, si trascina, in realtà, in giornate sempre uguali di vuoto a un tempo affettivo e creativo, colmato dall’abuso di alcool (per lui) e di psicofarmaci (per lei). L’incomunicabilità e la depressione dei due protagonisti condizionano di giocoforza anche il rimo e la struttura di tutto il film, che soprattutto nella prima parte è lento, ripetitivo e quasi afono (il personaggio che parla di più, per dire, lo fa in francese, il che contribuisce e creare anche nello spettatore una sensazione crescente e sempre più forte di straniamento). Più che comprensibile, dunque, che i giudizi siano entusiastici o stroncanti, a seconda dei gusti. Ma è un film che rimane a lungo in testa dopo averlo visto (cosa che di solito io giudico sempre positiva) e che, in aggiunta, può definirsi coraggioso per almeno due ragioni: la prima, per il suo andare decisamente controcorrente al modo attuale (specie americano) di fare cinema; e la seconda, per il suo affrontare da parte dell’attrice-regista (che di questo film ha scritto anche la sceneggiatura) problematiche e temi evidentemente autobiografici, pur lasciando al suo personaggio il ruolo più irrisolto e, a tratti, anche antipatico della pellicola. Voto complessivo: 3,5.
Bellissima location ma i miei complimenti si fermano qua, trama lentissima e la figura della Jolie è odiosa. Peccato, si poteva fare meglio!
Una coppia in piena crisi matrimoniale e una appena sposatasi, ma cosa unisce ancora Roland e Vanessa ? E per quale motivo Vanessa pare apatica a tutto quel che la circonda? Da cosa deve riprendersi ? Il film scritto, sceneggiato e diretto, oltre che interpretato, da Angelina Jolie giunge come un fulmine non troppo a ciel sereno nel panorama cinematografico di fine 2015 precisamente da quando la signora Pitt desiderava narrare le varie sfaccettature del dolore vissute in intima solitudine da ognuno, a seguito del ricordo della madre scomparsa da quasi dieci anni e sotto l'ala ispiratrice dell'attrice Gena Rowlands, cercando di non mettere in scena un maldestro tentativo commerciale ma un inno alla disperazione vissuta sotto vari punti di vista: quello della criptica Vanessa; di Roland, interpretato senza particolari sussulti da Brad Pitt; quello di un barista vedovo da poco più di un anno; ma anche il dolore di coloro che ancora, perché appena sposati, non sanno cosa possa attenderli all'interno di un rapporto deteriorabile a causa della routine e dei problemi della quotidianità. Le ottime intenzioni della Jolie e nonostante la bellezza della location esaltata dalla fotografia e dalle ottime riprese, si infrangono davanti alla frammentarietà di una narrazione lenta, farraginosa, inesplicabile e per molti aspetti non aiutata dall'affogare i propri fantasmi personali all'interno di alcool, tabacco e dialoghi quasi del tutto inesistenti. Un peccato per un'occasione sprecata ma nata sotto l'auspicio di ben altre possibilità.
Recensioni
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A dieci anni esatti dal primo set condiviso, Mr and Mrs Smith tornano insieme con un dramma teatrale e psicologico. Ingenuo ma coraggioso
Trama
A bordo di una splendida decapottabile, Roland e Vanessa raggiungono un angolo di paradiso, una baia nel sud della Francia, dove trascorreranno il tempo che serve a lui per rimettersi a scrivere. Nel caffè del vedovo Michel, il romanziere in crisi lascia che a scorrere siano fiumi di alcool, mentre l'inchiostro fatica ad uscire. Ma il blocco non è solo suo: la moglie Nessa, autoreclusasi nella stanza d'hotel con vista sul mare, sembra incapace di appassionarsi ad alcunché, marito compreso. La scoperta di un buco nel muro, che le fornisce l'accesso alla vista della giovane coppia della stanza accanto, in luna di miele, la smuove dal torpore, ma risveglia in lei pericolose pulsioni.
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