C'è un cadavere in biblioteca

A S. Mary’s Mead, un tranquillo villaggio nella campagna inglese, la signora Dolly Bantry e suo marito Arthur hanno un pessimo risveglio: la cameriera ha trovato in biblioteca il cadavere di una giovane donna sconosciuta, in apparenza strangolata. Mentre Arthur chiama la polizia, Dolly informa la sua amica Jane Marple, che in passato ha contribuito a risolvere dei crimini. La ragazza, un’appariscente bionda in abito da sera, è identificata come Ruby Keene, ballerina nel lussuoso hotel Majestic, in sostituzione della cugina Josie, infortunata. La polizia interroga il personale e gli ospiti dell’albergo, fra cui Conway Jefferson, un abbiente vedovo mutilato alle gambe, che intendeva adottare Ruby. I parenti dell’anziano sono fra i primi sospettati. Nei gialli un omicidio tira l’altro, ma l’assassino non ha fatto i conti con Miss Marple, la dolce e perspicace vecchietta dall’acuto spirito di osservazione e profonda conoscitrice dell’animo umano. Agatha Christie si diverte a creare una pletora di personaggi, tutti con un movente x l’assassinio, per cui è difficile capire chi possa essere il colpevole. Come in altri romanzi, la soluzione si basa su una serie di supposizioni e deduzioni dell’investigatore, e su un flebile indizio. Gli scambi di persona, i travestimenti, i matrimoni segreti sono improbabili, ma la storia è gradevole e lo stile, venato di piacevole humour britannico, è scorrevole. Nei gialli di Agatha Christie non ci sono scene di violenza e laghi di sangue, anche la morte arriva leggera in punta di piedi, comparsa più che protagonista. E’ un giallo al femminile, non solo x la presenza della dolce e acuta Miss Marple, ma per la descrizione arguta e ironica della pettegola provincia inglese, per la caratterizzazione dei personaggi appartenenti alla borghesia un po’ classista del tempo. Non sono angoscianti, i gialli di Agatha, ma si leggono sempre con un sorriso divertito sulle labbra.