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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2012
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Stufarsi di Montalbano, qualcuno ha detto... bih, che camurria! Ma Montalbano si ama perché è così... O si ama o non si ama, O ancora: si ama, non si discute! Scherzi a parte, Montalbano piace anche per questo: ogni volta ritroviamo Mimì, Fazio, Catarella, etc... Un mondo che conosciamo e di cui ci si sente parte nel momento in cui ci si tuffa nella lettura. Anche se in questo romanzo le cose sono cambiate. Ma al di là di questo, il commissario di Vigata è un piacere leggerlo proprio anche perché ci proietta in un mondo che dai primi libri ormai ci è famigliare. Che cosa sarebbe del commissariato se non ci fossero più Mimì, Fazio & c.? Io ogni volta che leggo Montalbano è come se entrassi in una casa amica. Se a volte poi le storie non sono brillanti come tutte... chissenefrega! E' bello perché è Montalbano! Scusate la banalità ma è così... Poi scusate: se leggessimo tutti i Maigret o i Poirot, arrivati agli ultimi, ci si ritroverebbe negli stessi pantani dei primi... Ma è così per tutto: c'è uno stile, determinati personaggi, una tipologia di avventura... è come lamentarsi perchè un musicista ha lo stesso stile... e che cavolo! E allora evadiamo leggendoci Montalbano senza farci troppe domande e senza pensare se una cosa l'abbiamo già ritrovata in un romanzo di 5 anni fa... E al di là di tutto questa storia mi è sembrata una delle più indovinate tra le ultime. Viva Montalbano!
Bello. Come tutti i romanzi di Camilleri con protagonista Montalbano. E' ben costruito, si lascia leggere bene, in modo scorrevole, e, come al solito, più che il mistero a tenere incollato il lettore è l'evolversi di una (o più) vicende umane calate in un contesto famigliare. Montalbano diventa sempre più riflessivo e dialogante con se stesso, diventando al contempo anche più umano. Un preludio a quello che succederà negli ultimi capitoli della sua vita letteraria? Probabile, ma devo ammettere che la forza di carattere di Montalbano che emergeva così chiara e intensa nei primi romanzi (sino al "giro di Boa", appunto) inizia un po' a mancarmi. Anche se solo a tratti - e ripeto, solo a tratti - si ha l'impressione che la grande stanchezza di Montalbano, corrisponda anche un po' alla stanchezza di Camilleri nello scrivere romanzi che riguardino questo personaggio.
Con questo libro ho completato la mia collezione di Camilleri. Che dire; è capace di farti sognare, di farti ridere e commuovere allo stesso tempo. Bisognerebbe regalargli una statua d'oro solo per l'ingegno che è capace di inserire nelle sue storie. Consiglio l'acquisto di questo libro proprio alla Feltrinelli, che ha sempre dei prezzi ottimi sui gialli di Camilleri. 100+.
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