I Capuleti e i Montecchi

Vincenzo Bellini (1801-1835): I Capuleti e i Montecchi
Quando si ripresentano le grandi registrazioni live del passato, si sa che i paroloni si sprecano, e non sempre a giusto titolo. Ma in questo caso, e per questa splendida registrazione dal vivo del 1966, è impossibile non usare la parola “leggendaria”. Sotto la guida di Claudio Abbado, Giacomo Aragall (Romeo) e Luciano Pavarotti (Tebaldo) gareggiano in bravura nel dare nuova vita ad una delle partiture belliniane più felici e riuscite, quei Capuleti e Montecchi che devono essere annoverati tra i grandi capolavori del melodramma romantico della prima metà del XIX secolo e che solo l’infantilismo di una critica sottomessa agli stereotipi tedeschi rifiuta ancora oggi di considerare tali. Com’è noto, il ruolo di Romeo fu scritto in realtà da Bellini per un soprano en travesti e oggi è normale che questa partitura venga eseguita con successo nella sua versione originale: ma l’incanto e la poesia del giovane Aragall nei panni di Romeo difficilmente potranno essere eguagliati. E Pavarotti e la Rinaldi, naturalmente, non gli sono da meno nelle parti di Tebaldo e di Giulietta. Un cofanetto doppio che non può assolutamente mancare nella discoteca di chiunque ami l’opera lirica.