La casa sulla spiaggia. The kissing booth

Il primo libro non mi ha entusiasmata più di tanto e ho preferito il film perché l’ho trovato più divertente e meno pesante. Pesante perché il rapporto che c’è tra Elle e Lee è un’amicizia morbosa e malsana. Il ragazzo non lo sa, ma tratta la sua amica come una cosa, esattamente come fa suo fratello. Nel libro è decisamente marcato questo tipo di rapporto e forse portato al limite dell’assurdo. Nel film è reso più credibile e meno violento. Alla fine di The Kissing Booth la situazione si sistema ed Elle, Noah e Lee capiscono che qualcosa non va nel loro rapporto e si impegnano a migliorare. Cosa che ho apprezzato molto perché l’autrice mostra come questo tipo di rapporto malsano possa esistere, ma anche come si possano aprire gli occhi e cambiare le cose. A questo punto mossa dalla curiosità ho voluto leggere questa novella. Era necessaria? Probabilmente no, ma è perfetta da leggere con questo caldo. Perché è scorrevole, leggera e non impegnativa. In quanto novella è un testo breve e si legge in pochissimo tempo. Forse a tratti un po’ sdolcinata, ma visto l’età dei protagonisti ci può stare. Sicuramente in questa novella c’è dolcezza, nostalgia, coraggio e paura di crescere al tempo stesso. Il rapporto tra Elle e Lee è ancora in bilico tra malsano e normale, ma nutro grandi speranze nel prossimo volume.