Il cavaliere inesistente

"Il cavaliere inesistente" è un romanzo scritto da Italo Calvino e pubblicato nel 1959. I protagonisti sono Agilulfo e Rambaldo: un cavaliere diverso dagli altri e un giovane volenteroso di vendicare il padre. I due hanno ragioni diverse che li spingono in guerra e al suo inizio il giovane vuole scontrarsi con l'assassino del padre che poi morirà ma anche Rambaldo rischierà la vita ma verrà salvato da un cavaliere anch'esso diverso ma che suscita emozioni nel giovane e lo attrae. Durante un banchetto Torrismondo rivela dei fatti che metteranno in discussione il cavaliere Agilulfo che parte per difendere il suo titolo e parte anche Torrismondo. I due si rincontreranno e usciranno verità nascoste in tutto. Alla fine uscirà anche la verità celata nel racconto che lascerà di stucco. Il libro mi è piaciuto molto perchè la storia era intrigante, scritta bene con descrizioni e narrazioni che mi hanno fatto immedesimare in uno dei paladini di Carlo Magno ad assistere alle vicende in prima persona.

Il libro narra la storia di Agilulfo (un cavaliere inesistente) e con ironia e semplicità riesce ad esprimere un concetto molto profondo: Con la forza di volontà si può fare tutto anche "esistere non esistendo". Altro protagonista è Rambaldo, giovane ragazzo con grandi desideri che trova nella perfezione di Agilulfo un modello. Alla fine scoprirà che si possono fare grandi cose pur essendo imperfetti, Libro da leggere.

Quello che poteva essere un racconto medioevale diventa una favola, una caricatura e al contempo una critica ai tempi moderni. Calvino fa girare la storia sulla crisi dell'esistenza: c'è chi c'è chi non c'è e pensa di esseri e viceversa. C'è chi ha punti fermi nella vita e sa cosa già cosa vuole essere e invece si ritrova perso e deluso. Bisogna continuamente reinventare noi stessi e imparare ad esserci. Un po lento e dispersivo ma bello lo stile, fantasiosa la storia e belli i colpi di scena.