Dello stesso autore avevo già letto il libro precedente e in quest'ultimo lavoro si ripete la stessa situazione: rende chiara e affascinante una materia che può apparire ostica ai profani, creando anche una sorta di tensione degna dei migliori romanzieri e non trascurando di soffermarsi nel descrivere il lavoro di ogni giorno di uno scienziato, visto di solito come qualcuno al di sopra del quotidiano. Tonelli invece descrive i problemi che incontrano gli scienziati, problemi pratici, economici, organizzativi e gli sforzi per risolverli. Insomma, la normale fatica del lavoro, anche se di lavoro di altissimo livello, che avvicina anche per questo il mondo della scienza alla vita delle persone "normali". Non ultimo da apprezzare l'autore anche per il ribadire più volte nei suoi libri il merito che sente sia dovuto ai giovani, all'energia con cui si gettano nelle imprese più faticose e di cui i nomi prestigiosi della scienza raccolgono i frutti: lui, scienziato prestigioso, dice che il merito non è tutto suo, ma anche e soprattutto del lavoro di bassa lena delle giovani leve, promesse della prossima generazione di scienziati. Libro validissimo e consigliatissimo.
Cercare mondi. Esplorazioni avventurose ai confini dell'universo
Abitiamo un sottile guscio sferico, di pochi chilometri di spessore, intorno alla superficie della Terra. Anche se esploriamo gli abissi più profondi dell'oceano o scaliamo le vette dell'Himalaya, il nostro regno ha dimensioni ridicole. Per questo, se riflettiamo su quelle dell'universo, ci resta una sensazione di lieve sgomento. Non solo. Il nostro piccolo mondo è anche popolato di chimere, fantasmi e terribili inganni: pensiamo che quello che percepiamo sia reale, invece tutto cambia appena ci allontaniamo dall'angolo tranquillo in cui si svolge la nostra esistenza. Quando cerchiamo di capire i fenomeni che si osservano nel meraviglioso tappeto di galassie che ricopre la volta stellata, o quelli che caratterizzano la materia nei suoi componenti elementari, dobbiamo rinunciare alle certezze che governano la nostra vita e intraprendere un viaggio vertiginoso che lascia senza fiato. Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, ci fa compiere questo viaggio irripetibile, al cospetto di fenomeni straordinari. Fino a raggiungere il non-luogo del non-tempo da cui tutto ha avuto origine e dove possiamo dar voce a quell'istinto che si annida dentro di noi quando continuiamo a chiederci da dove viene la meraviglia che ci circonda. Il mito e la scienza hanno in fondo la stessa funzione, dal momento che "ogni società si costituisce attorno a una cosmologia. E nessuna civiltà, grande o piccola che sia, può reggersi senza il grande racconto delle origini".
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Autore è il docente di fisica generale all'ateneo di Pisa. ..si resta sempre attoniti e a bocca aperta quando si pensa a quello che fu l'inizio.. Ritornando per un frangente di secondo ancora fanciulleschi.. desiderosi di sapere..come chiedono i bambini...chiedono tutto Cosa sono le stelle?..cosa c'è oltre le stelle?..oltre il buio.. Chiedono com'è nato il mondo in cui vivono. Il paradosso comincia dalla fine.. Dalla fine del cosmo. E se, per la sua fine, si paventano due opzioni scientificamente comprovate..o..una fine nel calore più intenso..o..un lento precipitare nel freddo del buio...è per l'inizio di ogni cosa che si lasciano aperte svariate possibilità.. Nella lettura del libro viene subito sottolineato il fatto che la nostra terra rispetto all'universo è solamente un minuscolo granello di sabbia. Tesi ovvia..che spesso si sottovaluta..perdendosi nel firmamento... E' un'illusione pensare che tutto quello che percepiamo sia la realtà effettiva. ..un consiglio dell'autore? ..quando si sbircia il cielo..mettere da parte le proprie sicurezze..e guardare la volta celeste con la menta libera da preconcetti.. Ci apparirebbe normale vedere tutti gli oggetti intorno a noi cambiano forma e dimensione a seconda della velocità con cui ci muoviamo, sperimentammo quotidianamente quella dilatazione del tempo che oggi ci appare così strana. Un esempio...? Se andiamo da Roma a New York in aereo e torniamo nello stesso punto da dove eravamo partiti, dopo una settimana, saremo più giovani di quaranta miliardesimi di secondo rispetto a chi è rimasto fermo. Potendo allontanarsi radicalmente ogni giorno dall'ambiente in cui si vive si avrebbe una concezione dello spazio e del tempo completamente diversa. ...e tutto questo..fa riflettere.