Chourmo. Il cuore di Marsiglia

Che dire di questo romanzo? Bellissimo e a tratti nauseante, ci propone un viaggio sia nello spazio che nell'animo umano, ci racconta Marsiglia, ci racconta il Mediterraneo, anche un pezzo d'Italia; Ci racconta amori, dolori, piaghe sociali; ci racconta l'amicizia, quella vera, insomma, ci racconta la vita, quella del protagonista, Fabio Montale. Al cinismo del libro fa da contrappunto, fortissima, la percezione del dolore peggiore, quello di creature innocenti, bambini e animali, bersagli perfetti dell'abiezione umana. Insomma, credo che non si possa semplicemente definirlo "noir", sarebbe superficiale, e credo, soprattutto, che vada letto dopo "Casino Totale", primo episodio de "La Trilogia Marsigliese", per poi concludere con "Solea".

Ho già apprezzato il primo capitolo della trilogia marsigliese, Casino Totale, ma ritengo che questo secondo atto sia complessivamente superiore. La storia mi è sembrata più intrigante ed avvincente e per nulla meno tragica! La prosa di Izzo si conferma sopraffina, oserei poetica; ci sono alcune frasi che da sole valgono il prezzo del libro.

Letto anni fa la prima volta. La prima edizione. La stessa che, presa in mano per leggerla nuovamente, mi ha lasciato fra le dita gran parte delle pagine scollate. Scrittura malinconica e tagliente. Stile non confondibile. Parole che regalano immagini forti e rubano spazio alla speranza. Che risiede nelle piccole cose, negli equilibri risanatori della quotidianità, nelle facce amate. Belle pagine che però mi hanno lasciato un pò deluso per alcune contraddizioni e forzature poco chiare.