Christiane F. La mia seconda vita

Dopo aver letto Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino mi sono chiesto più volte come si fosse conclusa realmente la storia di Cristiane. Questo libro non è solo una biografia, ma è il racconto della vita di una persona che per tutta la vita ha continuato a convivere con la sua tossicodipendenza e con i suoi demoni, dopo una breve parentesi di normalità. Sicuramente da leggere, anche se questo libro non ha sicuramente l'impatto emozionale che il lettore trova in Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino.

Christiane F. torna a parlare di sé, dopo molti dalla pubblicazione di "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino", ritratto di una generazione allo sbando, risucchiata dal vortice devastante della droga, in particolar modo l'eroina. "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" - scritto insieme a due capaci giornalisti - era in sé un piccolo capolavoro, nonostante o forse proprio grazie alla schiettezza e alla malinconia con cui veniva raccontata la storia della protagonista. In tutto e per tutto uno dei migliori resoconti mai scritti sul mondo dei tossicodipendenti. Non tutto viene narrato - in realtà - in maniera molto chiara e precisa, e certo questo libro non può avere lo stesso impatto emotivo del precedente. Comunque, riveste di sicuro qualche interesse per chi si domanda che fine abbia fatto la ragazza fragile e sensibile che consegnò la sua toccante vicenda al mondo, e che a quanto pare è riuscita a sopravvivere - seppur tra mille difficoltà - ai suoi demoni interiori.