Clown

Chi di noi non custodisce nel posto d’onore della sua collezione una vecchia copia sgualcita di The Clown, con la copertina malridotta e la busta interna strappata? O magari una di quelle rare ristampe economiche, pubblicate su vinile leggero e con un’orrenda veste grafica? Se poi non vi capita di ascoltate questo straordinario album da qualche tempo, a dispetto del profluvio di LP, supporti digitali e possibilità di download di dischi di Mingus oggi disponibili sul mercato, allora non dovete assolutamente farvi sfuggire questo nuovo disco della Speakers Corner, perché The Clown era – ed è ancora – un titolo assolutamente imperdibile per ogni appassionato di jazz degno di questo nome. Nel marzo del 1957 una piccola band – composta da appena cinque musicisti – si ritrovò nello studio di registrazione della Atlantic Records di New York per incidere un programma comprendente solo brani scritti dal grande contrabbassista. Nel corso dei 15 anni successivi tre brani di The Clown vennero eseguiti in concerto da altre band di alto profilo. In ogni caso, le versioni proposte in questo disco sono semplicemente le più intense, le più profonde, le più versatili e le più belle di sempre. Questo giudizio trova spiegazione anche nel fatto che la casa discografica si impegnò a fondo per ottenere le migliori condizioni acustiche possibili dallo studio di registrazione e diede ai musicisti tutto il tempo di cui avevano bisogno per esprimere tutto il loro stupefacente talento. In questa nuova rimasterizzazione dell’etichetta tedesca The Clown può essere gustato in tutto il suo splendore, dalla prima nota di “Haitian Fight Song” fino al verso «William Morris Sends Regrets», che conclude il brano che dà il titolo al disco.