L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (0)
Il nuovo thriller mozzafiato dell’autore acclamato anche dal Sunday Times, come una delle rivelazioni degli ultimi anni a livello internazionale.
«Pur tornando in questo romanzo i personaggi che hanno fatto apprezzare Lanzetta, tradotto anche in Francia e negli Stati Uniti con i precedenti Il buio dentro e I figli del male, questo nuovo romanzo si presenta del tutto autonomo» - Il Venerdì
La sera in cui i suoi genitori sono morti, Cristian è uscito di casa sbattendo la porta, arrabbiato con il mondo. Non avrebbe mai immaginato cosa lo aspettava al suo ritorno: un lago di sangue sul pavimento della cucina e la pistola d’ordinanza stretta tra le dita di suo padre. Un omicidio suicidio, avevano detto. E poi era stato spedito al sud, a Castellaccio, nella casa famiglia di Flavio, che continua a salvare ragazzini dal buio in cui a volte vengono risucchiati. Davvero il padre di Cristian ha ucciso la madre e poi si è tolto la vita? Qualcosa di oscuro sembra nascondersi dietro quello che apparentemente è un inspiegabile delitto e Damiano, lo Sciacallo, inizia la sua indagine personale, trovandosi come sempre a scavare fino alle radici del male. Mentre prova a rimettere insieme i pezzi della sua vita, Cristian conoscerà il dolore, l'amicizia, la paura, e comprenderà che alcune ferite non si rimarginano mai. Come quelle di Girolamo, un maresciallo dei carabinieri in pensione, ossessionato dall'Uomo del Salice e dalla scomparsa di una bambina avvenuta negli anni ottanta.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Finito adesso Le colpe della notte di Antonio Lanzetta e posso senz'altro dire che è un'eccellente conclusione della storia iniziata con Il buio dentro e proseguita poi con i Figli del male. Ritroviamo il tema dell'amicizia che trionfa sul male, ritroviamo i personaggi che abbiamo imparato ad amare già nei precedenti libri e soprattutto ci troviamo a preoccuparci per le sorti di Cristian e dei suoi amici in un susseguirsi di eventi da cardiopalma. La narrazione scorre veloce, i colpi di scena non mancano e da metà libro in poi non riesci più a staccarti fino ad arrivare ad un finale che ti lascia letteralmente senza fiato. Consigliatissimo
Il Male raccontato da Antonio Lanzetta riveste le spoglie del crimine. È contrastato dai servizi segreti. È indagato da polizia e carabinieri. È agito, forse, dai seguaci di una setta. Si serve delle pistole per ammazzare, inscena incidenti, si camuffa e non disdegna di irretire i ragazzi con insospettate e attualissime modalità tecnologiche. Ma dietro i travestimenti e le maschere cela una natura che affonda le radici in un’oscurità avita, come sprofondano nella montagna di Castellaccio (e la montagna appartiene alla tenebra) le radici del salice bianco ai cui rami fu appeso, con del filo spinato, il corpo decapitato di una ragazza. Certo il plot è intrigante, e il romanzo ha un finale imprevedibile degno dei migliori thriller. La scrittura è limpida, e le atmosfere, soprattutto quelle delle periferie battute dai graffitari, rammentano certe indimenticabili ambientazioni di Clive Barker. Ma ciò che stupisce, andando avanti nella lettura, è la smania di sapere cosa sia successo, come andrà a finire e chi si salverà, forse perché la percezione del pericolo emanata dalle pagine è tangibile. Un pericolo che fa risonare le nostre parti oscure. Sicché, inaspettatamente, ci ritroviamo a preoccuparci per i protagonisti. Ad avere a cuore la sorte dell’orfano e del giovane sfigurato. Compassione per la bimba a cui sono capitate le cose peggiori e per la ragazza che non esce mai dalla casa famiglia. Solo uno scrittore che ami tanto i propri personaggi riesce a coinvolgere chi legge.E Lanzetta delinea e dà vita a figure dolenti e torturate che ci dispiace lasciare alla fine del libro. Che instillano la curiosità di conoscere gli antefatti raccontati nei romanzi precedenti e la voglia aspettare il prossimo. Oltretutto, pochi crime possono vantare la malia di questo “Le colpe della notte”. Lanzetta è conosciuto come lo Stephen King italiano. E di certo dal re ha appreso una grande e veritiera lezione. Il male non si spiega. Il male è, essenzialmente, un tremendo mistero.
Antonio Lanzetta ha la capacità impeccabile di trasportarti nel suo mondo.Ti fa precipitare negli abissi dell'animo umano ma ti regala anche personaggi ricchi di umanità, conquistata a caro prezzo. Suspance e colpi di scena ti tengono in apnea sino all'ultima pagina. Libro consigliato senza ombra di dubbio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Cristian è un ragazzo particolare, sensibile, che cerca rifugio in una chat dove si identifica con un avatar e che cerca sicurezza e conferme nei numeri.
Krys era il suo avatar. Gli piaceva sentirsi chiamare in quel modo, anche sulla chat vocale del software TeamSpeak. Lo faceva sentire forte, sicuro di sé. Lui era un mago, uno che usava la testa e controllava gli elementi in battaglia, e non un grasso sfigato di diciassette anni con l’acne e la miopia.
Cristian è anche il figlio del commissario Scalea. Una sera, dopo l’ennesimo litigio con il padre durante la cena, scappa di casa e rientra a notte fonda. Invece di una ramanzina per la fuga si ritrova davanti i cadaveri dei genitori. Il delitto viene archiviato come caso di omicidio-suicidio e Cristian viene ospitato nella casa famiglia di Flavio dove condivide l’esistenza con una bambina (Ramona), una ragazza che non vuole mai uscire (Roberta) e con il cane Jack.
Era così che si chiamava. Jack. Il cane più brutto che avesse mai visto. Non si stancava mai di ripeterselo. Tanto grosso quanto brutto. Sembrava un incrocio tra un rottweiler e un cerbero, con un orecchio mancante e il muso deformato da vecchie cicatrici.
Questa è l’opinione di Damiano Valente, lo scrittore che i fan di Lanzetta già conoscono con il soprannome di sciacallo, uno scrittore specializzato nel ricostruire i casi di cronaca nera nelle pagine dei suoi libri e le ferite di cui il suo corpo è pieno lo fanno soffrire non solo nel fisico ma anche nell’animo.
Nel romanzo si intrecciano tre casi: quello dell’apparente omicidio-suicidio dei genitori di Cristian, l’esplosione di un palazzo a Firenze e i delitti dell’uomo del salice, in particolare la scomparsa di una bambina mai ritrovata.
«La notte tra il ventisei e il ventisette ottobre del 1995 ci fu un’esplosione a Firenze.» Damiano mosse le dita dei piedi dentro le scarpe. Tutto ciò cui riusciva a pensare era la radice contorta di un albero strappato dal terreno. «Una fuga di gas, dissero. Il palazzo fu sventrato e i vigili del fuoco estrassero dalle macerie cinque corpi. Due adulti e tre bambini. Un’intera famiglia distrutta da una bombola di merda… per fortuna che a quell’ora lo stabile era quasi vuoto. Una palazzina importante, nel cuore di Firenze. C’erano studi di professionisti, altrimenti sarebbe stata una strage.»
Grandi segreti e il male che sovrasta tutto perché, come sostiene Flavio, “Il male tocca le persone senza una vera ragione, Cristian. Le mette alla prova per vedere fino a dove possono spingersi”.
Con Le colpe della notte ci immergiamo in un buon thriller, consigliato agli amanti del genere. Questo romanzo chiude la trilogia dell’uomo del salice e l’autore riesce a farci amare i suoi protagonisti nelle loro forze e nelle loro debolezze, a partire dal giovane Cristian e passando attraverso i suoi amici writers, a Ramona e Roberta, a Flavio e al cane Jack, allo sciacallo, al commissario De Vivo e, non da ultimo, al vecchio carabiniere Girolamo, amante dei gatti e che ha una stanza tappezzata di articoli di giornali sugli omicidi dell’uomo del salice.
Un romanzo che viaggia sul filo di ricordi che non vogliono essere dimenticati ma che ritornano per dare voce a una tragica verità.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore