Commedie

Ad essere protagonista delle "Commedie" di Italo Svevo è una borghesia perbenista ed opportunista. Uno status sociale da cui sembra non esserci via di fuga se non attraverso l'assunzione, talvolta, di maschere diverse e sottili strategie di condiscendenza. Nello scorrere delle pagine del libro leggerete di mogli passive come Elena in "Una commedia inedita" e di altre, come Clelia che non accettano la noia coniugale. Quest'ultima non ricorre nemmeno ai ricatti sentimentali mossi invece da Giulia, protagonista ne "L'avventura di Maria". La donna amante viene connotata da Svevo in modo diverso dalla donna che è, invece, moglie, madre e sorella. Nei personaggi maschili l'autore trasferisce una sua paura latente per la donna amante, ovvero quella che non rispetta le regole del matrimonio. Le nevrosi e le contraddizioni agitano alcuni dei protagonisti delle commedie come, ad esempio, Federico il protagonista di "Un marito". Nella commedia finale che prende il titolo di "La rigenerazione", Svevo esprime implicazioni psicologiche e culturali del protagonista sessantenne Giovanni Chierici. Lui vorrebbe sottoporsi ad una vera operazione di ringiovanimento, l'unica che gli consentirebbe di poter ritrovare integrità fisica e spirituale. È come se egli non volesse recuperare la gioventù ma sperimentare una stagione nuova lontano dal matrimonio che è stato per lui fisso e rigido. Giovanni vorrebbe scoprirsi diverso da quello che è liberandosi e recuperando le energie vitali e sessuali che il conformismo borghese gli ha bloccato. L'uomo può essere considerato come il vero alter ego dello scrittore che sceglierà la strada della responsabilità e della moralità. Tutti i suoi impeti sono sopiti e sua moglie resterà tale. Il matrimonio è il tema centrale di queste commedie che troverete di facile lettura e che rappresentano gli scritti per il teatro prodotti dallo scrittore.