Communion

Negli ultimi anni l'ondata crescente di nuovi artisti coreani ha conquistato un posto di rilievo nella comunità musicale globale. Gruppi come Jambinai, Black String e la stessa Park Jiha hanno creato eccitanti universi sonori che combinano abilmente la strumentazione e l'espressione complessa della musica tradizionale coreana con una serie di elementi contemporanei come post-rock, doom metal, downtempo jazz, classica e minimalismo. Il debutto solista della nostra, dopo una serie di cruciali collaborazioni locali, porta il titolo di "Communion" ed esplicita sin dal titolo un vocabolario musicale più personale e lungimirante, profondamente radicato nel suo background e nella sua formazione musicale tradizionale. Ciò non toglie un respiro internazionale, frutto anche degli interventi di John Bell (Alfred 23 Harth) al vibrafono e Kim Oki (stimato talento della scena avant-jazz coreana) al clarinetto basso ed al sassofono, capaci di colorare la musica della protagonista che si esprime necessariamente al piri, uno strumento tradizionale di bamboo a doppia ancia. E' una musica dai tratti ipnotici e minimali che conserva inalterata la storia del suo paese affacciandosi su orizzonti inediti.